CRISTIANA MARIANI
Cultura e Spettacoli

Ghemon: “Faccio stand up comedy in incognito nei locali di Milano”

Il performer sta per partire con il secondo tour dello spettacolo ‘Una cosetta così’

Ghemon

Ghemon parte da Milano per andare in tour in tutta Italia. Il 10 novembre parte il secondo tour dello spettacolo di stand up comedy 'Una cosetta così', che vede protagonista Ghemon. Il quale nel suo show non dimentica la musica. Anzi, in 'Una cosetta così, Gianluca Picariello propone al pubblico anche musica inedita.

Le date del tour di 'Una cosetta così': 10 novembre Taneto di Gattatico al Fuori Orario, 12 novembre Cartoceto al Teatro del Trionfo, 18 novembre Saluzzi al Cinema Teatro Magda Olivero, 22 novembre Monte San Savino al Teatro Verd, 25 novembre a Pordenone al Capitol, 29 novembre a Foligno all'auditorium San Domenico, 1 dicembre Settimo Torinese al Combo Club - Suoneria, 7 dicembre Genova ai Giardini Luzzati Area Archeologica, 9 dicembre Taranto al Teatro Fusco, 10 dicembre doppio show a Bari all'Officina degli Esordi, 14 dicembre Nuoro al Teatro Eliseo, 15 dicembre Sanluri, in provincia di Cagliari, al Teatro comunale Akinu Congia, 17 dicembre Alghero al Teatro civico, 22 dicembre Piangipane, Ravenna, al Teatro Socjale e 28 dicembre Isernia all'auditorium Unità d'Italia.

Ghemon, come ha scelto la stand up comedy?

"Sono abituato a cambiare, ho fatto passaggi di stile anche in passato. Nel mio quadro generale nulla esclude nulla, le cose vanno di pari passo. La stand up comedy è con me come passione da una vita. Faccio open mic ed è un bel bagno di umiltà, le risate sono risate. Se fai schifo il tonfo è più grande. È proprio un’esigenza comunicativa, non per diventare famoso così. Avere a che fare con queste dinamiche mi fa sentire vivo, mi fa imparare, mi fa affrontare la realtà per come è".

Le serate "open mic" sono quelle a microfono aperto, ovvero dove chiunque può cimentarsi nella stand up comedy. Lei le frequenta?

"Certo, ho partecipato alla mia prima in Santeria a Milano nel 2017. L'open mic mi piace ed è anche un modo per provare le parti del mio spettacolo davanti al pubblico, per capire cosa funziona di più e cosa di meno. Mi capita di andare in diversi locali di Milano, sempre in incognito. Mi registro con nomi diversi dal mio proprio per evitare che qualcuno possa avere una sorta di pregiudizio, positivo o negativo".

Come si prepara allo spettacolo?

"Il mio modo di vivere i momenti prima dello show si è modificato molto osservando gli altri e imparando. Il sentimento che c’è in tante cose della mia musica è molto profondo, da Vincenzo Salemme di cui sono diventato amico ho imparato che se dovevo portare la naturalezza dovevo far fluire la vita. Porto sul palco la vita, nella musica raccontavo esattamente questo. Nello spettacolo parlo anche della mia partecipazione al Festival di Sanremo, ma come si sono sentito e non i lustrini. L'importante per me è cercare di dare sempre qualcosa al pubblico".

Se dovesse scegliere fra stand up comedy e musica?

"Voglio talmente tanto bene alla musica che so che potrei farla anche da solo a casa mia, le risate invece hanno bisogno del pubblico e quindi sceglierei probabilmente la stand up".

Lei dice di voler essere Ghemon sul palco e Gianluca una volta finito lo show. Anche la sua passione per la corsa va in questa direzione?

"Sì. Ho sviluppato negli ultimi tre anni la mia passione per la stand up comedy, lo studio del pianoforte e la corsa. Sono diventato grande, prima la corsa non era seducente per me. Il mio personal trainer mi ha detto che una volta la settimana dovevo andare e da questo piano piano la corsa si è impossessata della mia vita. Sollecita la dopamina, è una droga positiva. Ho anche nuovi amici con cui vado a correre e in quei momenti non devo essere Ghemon, non sono in gara con gli altri. Vado la mattina molto presto e questo indirizza la mia giornata. Non esistono sport più democratici della corsa: allena la tua costanza anche nella vita. Dovrebbero provarci tutti".