Il forfait di Anna Netrebko alla Scala di Milano. Meyer: "Su di lei notizie false"

Il Covid e la vicenda Gergiev per il sovrintendente hanno creato un cortocircuito: "Caso creato artificialmente. Sull'Ucraina ha detto cose toccanti"

Anna Netrebko

Anna Netrebko

Milano - Il forfait di Anna Netrebko, la grande soprano russa, che ha annnciato un momentaneo stop e quindi non sarà interprete nella "Adriana Lecouvreur" alla Scala, ha fatto discutere. Prende le difese della diva della lirica, "accusata" di essere troppo vicina a Vladimir Putin, il sovrintendente scaligero Dominque Meyer: "Penso che sia un caso che è stato creato artificialmente, c'é gente che ha voluto dare notizie false, perché lei era malata, aveva paura di avere il Covid ed è andata a fare un test che è poi risultato negativo. Doveva spostare il suo arrivo perché era raffreddata e alcuni hanno capito, hanno voluto capire, hanno interpretato questo come la voglia di nascondersi dietro a una falsa malattia. In realtà lei era pronta a venire ma quando ha letto queste notizie false si è arrabbiata e alla fine non viene. Trovo che a volte sarebbe utile dire le cose per come sono e non per come si vorrebbe che fossero. Siamo fortunati perché suo marito (il tenore azero Yusif Eyvazov, ndr) ha accettato di sostituire il tenore Freddie De Tommaso (risultato positivo al Covid, ndr). Penso che questo dia una luce un po' diversa a quanto è stato detto in questi giorni".

Netrebko sarà sostituita da Maria Agresta che farà così tutte le sette rappresentazioni in cartellone tra il 4 e il 19 marzo. "Anna Netrebko ha fatto una dichiarazione chiarissima e, per quanto mi riguarda, anche toccante sulla situazione in Ucraina, una dichiarazione che io ho accettato e accolto bene" ha proseguito Meyer, parlando con i giornalisti.  Per Meyer "non va bene che si mettano le persone in queste situazioni psicologiche". Parlando della foto con il direttore Valery Gergiev che la cantante ha pubblicato sui social (e poi cancellato, ndr), Meyer l'ha bollata come "una provocazione contro la provocazione subita, una sorta di escalation". L'opera più celebre di Francesco Cilea  andrà in scena con la regia di David McVicar (per il Covent Garden di Londra) e segna il debutto scaligero del direttore milanese Giampaolo Bisanti. Il sovrintendente ha sottolineato che le vicende di questi giorni non hanno condizionato il buon andamento del teatro. "Tutto questo ci rende la situazione difficile ma noi non ci lamentiamo - ha concluso - la Scala sta bene, funziona tutto, il pubblico c'è, ci saranno le repliche previste de 'La dama di picche' e  la 'Thais' di Jules Massenet  è stata un successo stradordinario".

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