L'INIZIATIVA / Parole e pensieri ai tempi del coronavirus: "Scuola"

Hanno scritto per noi, tra gli altri, Andrea Bocelli, Giorgio Armani, Ornella Vanoni, Ettore Messina, Elio Franzini e Gianni Canova

Il drammaturgo, regista e attore Massimiliano Finazzer Flory

Il drammaturgo, regista e attore Massimiliano Finazzer Flory

Milano, 8 aprile 2020 - Una parola al giorno per trenta giorni, un mese di riflessioni e pensieri che andranno a costruire una "letteratura del ricordo". È l’invito che Massimiliano Finazzer Flory, regista e attore teatrale, lancia ai lettori in collaborazione con Il Giorno. Il drammaturgo propone una parola di stretta attualità legata al Covid-19, invitando i lettori a scrivere un breve pensiero (600-700 battute) in merito. Le riflessioni, da inviare all’indirizzo mail redazione.internet@ilgiorno.net, saranno pubblicate online e contribuiranno a costruire una memoria collettiva di com’erano la Lombardia e l’Italia ai tempi del coronavirus, accanto ai contributi che di giorno in giorno manderanno alcuni personaggi della cultura e dello spettacolo.

La parola odierna è SCUOLA. Fino ad ora hanno scritto per noi:Giorgio Armani, Andrea Bocelli, Salvatore Veca, Ornella Vanoni, Dan Peterson, Antonella Boralevi, Quirino Principe, Gabriele Lavia, Laura Valente, Maria Rita Parsi, Gianni Canova, Gianni Quillico, Silvia Pascale, Stefano Bruno Galli, Edoardo Zanon, Fabio Scotto, Gilda Bojardi, Ico Migliore, Marconcini Alberto, Roberta Pelachin, Rosario Pavia, Ettore Messina, Giovanni Gastel, Edoardo Boncinelli, Giulia Carli, Pino Farinotti, Stefano Boldorini, Alberto Mattioli, Alberto Uva, Alessandra Miorin, Roberto Cacciapaglia, Sabrina Sigon, Angelo Argento, Anna Maria Cisint, Ilaria Guidantoni, Ivano Giulio Parasacco, Lavinia Colonna Preti, Letizia Moratti, Massimo G. Cerutti, Paolo Del Brocco, Pierluigi Biondi, Jacopo Rampini, Roberto Zecchino, Carlo Robiglio, Salvatore Carrubba, Corrado Sforza Fogliani, Giulio Giorello, Lorenzo Maggi, Alessandro Daniele, Alberto Mingardi, Monica Stefinlongo, Cesare Balbo, Elena D'Incerti, Giuseppe Mojana, Giulia Malaspina, Marco Nereo Rotelli, Michela Lucenti, Silvano Petrosino, Alessandra Marzari, Ariane, Deborah Cocco, Filippo Del Corno, Michele, Alessandro Pancotti, Maria Giulia Comolli, Franco Masanti, Alessandro Gabrielli, Girolamo Sirchia, Santo Rullo, Alessandro Daniele, Dori Ghezzi, Katia da Ros, Antonio Francesco Pollice, Maria Pia Ciaccio, Red Canzian, Cristina Veronese, Barbara Dei Rossi, Paolo Coppo, Carolina Labadini Mosti, Spartaco Rizzo, Roberta Usardi, Claudio Formisano, Roberto Rinaldi, Alberto Marconcini, Ilaria Massi, Giuseppe, studente di filosofia all'università Vita-Salute San Raffaele, Cristina Settanni, Cristina Salvador, Carmen, Alex Salmini, Eugenio Astorino Tutoli, Sofia Aloi, Lory, Cristina Barletta, Rosanna Calò, Graziano Camanzi, Raffaella, Miriam Merlo, Clara Canna, Riccardo, Fabrizio Gramigni, Luciano Vacca, Giorgio Piccaia, Elio Franzini.

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La Scuola è per vocazione laboratorio di idee e luogo di pensiero. In questo momento di diversa quotidianità ha subito risposto alle aspettative, si è armonizzata: lezioni on line, aule virtuali, webinar. I figli, le nuove generazioni - Rinascimento della società civile - sono sempre la priorità di tutto e hanno risposto senza indugio e partecipato attivamente accordandosi. Incarnano quell’innovazione che semplifica le nostre vite e che va sempre cavalcata. Tra le tante Scuole, è famosa quella di Atene di Raffaello, dove l’artista urbinate affresca la filosofia, raffigurando i più celebri filosofi e matematici dell’antichità intenti a dialogare tra loro. Grandi pensatori: Platone e Aristotele a confronto. Il tema è la ricerca del Vero; lo sforzo di arrivare alla conoscenza, attraverso la scienza e la filosofia. E’ il manifesto della concezione antropocentrica dell’uomo rinascimentale. Celebra il sapere umano. Quello che oggi chiamiamo a raccolta. Interroghiamo la ricerca con speranza. Servono opere di ingegno collettivo. E poi c’è la Scuola dello Sport, quella fondata da Giulio Onesti il 5 maggio 1966, in un’Italia che cresceva vertiginosamente ed in un periodo storico di profondi ed esaltanti cambiamenti epocali. Un’accademia, il cui lo scopo era, ed è, quello di formare personale altamente specializzato, per occuparsi di progresso tecnico, scientifico e metodologico in ambito sportivo. La Scuola dello Sport Nazionale insieme alle sorelle Scuole Regionali dello Sport sono strutture portanti della formazione e della cultura sportiva sul territorio. Una grande squadra, chiamata a diffondere i valori dello Sport. Quelli che nella domenica delle Palme, Papa Francesco ha ricordato nell’ Angelus ”in questo periodo tante manifestazioni sono sospese, ma vengono fuori i frutti migliori dello sport: la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza, il dare meglio di sé. Dunque rilanciamo lo sport per la pace e lo sviluppo”. Una preghiera. Una benedizione. In attesa di uscire di casa il prima possibile.

Rossana Ciuffetti, Direttore Scuola dello Sport di Sport e salute, CONI Roma

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Non solo un insieme di insegnamenti, non solo istituzione, organizzazione accademica e culturale ma soprattutto comunità, scuola appunto di vita per estensione. Perché è nel gioco di ruoli, nella competizione e solidarietà che si attiva che le nozioni prendono forma; non solo di erudizione ma di cultura, la coltivazione dell’animo. Ora tutto è sospeso e quello schermo che ci separa, ci difende, ci protegge, allenta il giudizio, diluisce il nostro metterci in gioco, obbliga a uno sforzo che strema. La sfida non è a sopravvivere, a usare la tecnologia come tutti dicono come mezzo e non come fine, come un ripiego. Tentiamo invece di costruire nella distanza una nuova dimensione, che non sostituisce, ma integra, con un’esperienza diversa che faccia lavorare la fantasia. Abbiamo sempre sognato di volare. Anche questa è scuola.

Ilaria, giornalista e scrittrice del Mediterraneo

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Bussero (Mi)- 08/04/2021 (Un anno dopo) Mi ricordo un anno fa quando un microscopico e malefico virus si insinuò nei nostri polmoni, riducendone, anche letalmente, le nostre capacità respiratorie. Non avevamo armi pronte per difenderci. Per contenerlo, prendemmo decisioni storiche, misure eccezionali. Una di queste fu la chiusura di scuole ed università, cioè il punto di riferimento giornaliero per milioni di alunni e studenti. I luoghi fondamentali per la formazione del sapere e della conoscenza venivano chiusi, per evitare la vicinanza tra gli allievi, che poteva favorire la trasmissione del virus. Ci fu un iniziale e totale disorientamento. Insegnanti e studenti a casa. Tutta l’attività didattica si fermò: lezioni, interrogazioni, verifiche, voti. Il mondo della scuola però seppe reagire prontamente. La tecnologia venne in suo aiuto. Computer, cellulari intelligenti, piattaforme digitali furono in grado di ricreare l’atmosfera di una classe o di un’aula. Insegnanti ed allievi si vedevano, si incontravano ed interagivano a distanza, attraverso gli schermi e l’audio delle nuove apparecchiature tecnologiche. Una vera e propria rivoluzione culturale, che si attuò in tempi straordinariamente corti. Questa emergenza determinò i presupposti per creare dal nulla una modalità nuova di insegnamento ed apprendimento, evidenziando che le nuove tecnologie potevano essere strumenti, non solo di svago o intrattenimento, ma anche a servizio di un bene pubblico, come il sistema educativo. Ad un anno di distanza, il malefico virus è stato sconfitto. L’esperienza della didattica a distanza è servita a professori e studenti per apprezzare il clima vivo e vivace dello stare in classe o in aula, nuovamente tutti insieme, con compagni ed insegnanti. Imparare, apprendere, conoscere, stando insieme ai tuoi coetanei, vivendo direttamente sensazioni ed emozioni con loro durante le ore di scuola, è imprescindibile, non solo per crescere culturalmente, ma anche per crescere come persone.

Roberto Rinaldi

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Scuola chiusa scuola aperta nel tormento dell‘anno bisesto. Scuola immaginata scuola immaginifica piattaforma per un futuro esistente o sperato. Scuola filosofica scuola pratica scuola frequentata. Scuola di Atene e sette arti liberali grammatica aritmetica e musica geometria e astronomia retorica e dialettica di un mondo diverso in omaggio a Raffaello. Scuola rivoluzionata scuola goduta scuola partecipata. Scuola per il domani. Scuola della vita. O virus viaggi sospeso e penetri con le mani nel corpo singolo sempre in movimento aleggi nelle città deserte ti incontro a tutte le ore rubi la vita e fai scuola in questa storia surreale e invisibile nella paura tutto regoli e disponi di me di noi identificati svelati scopriti verso l’umanità e ti vinceremo.

Giorgio Piccaia, artista

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L’uomo è tabula rasa ad ogni sua nascita e rinascita muore quando sa troppo sgorga senza istruzioni per l’uso per crudele beffa alla logica La grande rematrice con pazienza l’abecedario sottobraccio instancabilmente voga Dalla notte dell’uomo ella colma di continuo lo Stretto che collega l’istinto alla ragione Attempata ma sempre bella la magnifica Signora Scuola quell’anno offesa come mai si ritirò per negligenza degli studenti Lasciò il campo docente alla ben più severa Vita che impartì forti lezioni sull’importanza del rispetto della fratellanza della trasparenza

Stefano Boldorini

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La scuola, momento difficile anche per “lei”...

Oggi era l’ultimo giorno prima delle festività Pasquali.

I nostri ragazzi vanno protetti non solo con le lezioni online ma bensì con un approccio psicologico diverso, con affetto e sensibilità. Sono colpiti anche loro e se non lo dimostrano è perché non hanno ancora la precisa percezione di sto che sta accadendo.

Confido nella scuola e sono certa che saprà fare il “bene” di tutti.

Sveva Banfi

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