
"Tòcch de Milan"
Milano, 21 maggio 2016 - IL 1576 e il 1577 furono brutti anni per Milano e tutto il territorio della Lombardia perché gli abitanti furono colpiti da una tremenda epidemia di peste, citata anche né I Promessi Sposi di Manzoni. All’epoca arcivescovo era San Carlo Borromeo che aveva ottenuto per Milano l’estensione del giubileo tenutosi a Roma l’anno precedente. L’affluenza di persone fu grande ma il giubileo milanese durò poco tempo perché a metà di aprile il governatore spagnolo Antonio de Guzman, preoccupato per i casi di peste verificatisi a Mantova e Venezia limitò il flusso dei pellegrini provenienti a Milano. I primi casi di peste in città si verificarono nel luglio, in agosto l’epidemia fu conclamata e il contagio ben presto si diffuse. Mentre il governatore con i suoi notabili lasciava la città per luoghi più sicuri, l’arcivescovo rientrò da Lodi, dove momentaneamente si trovava, cercando in tutti i modi di dare conforto alla popolazione. L’epidemia era al suo culmine e non accennava a diminuire tant’è che Carlo Borromeo decise di portare in processione il Santo Chiodo della Croce, dal Duomo a San Celso, per invocare l’aiuto divino affinché fosse debellata la peste. E pian piano la brutta epidemia regredì liberando la popolazione dalle tribolazioni. Il Santo Chiodo, che sembra sia stato ritrovato da Sant’Ambrogio nella bottega di un fabbro, era inizialmente conservato nella Basilica di Santa Tecla fino a quando, nel 1461, fu portato in Duomo, dove ancora oggi è custodito in un reliquiario nel semicatino dell’abside sopra l’Altare Maggiore.
A circa 40 metri di altezza vi è la Nivola, una struttura, appunto, a forma di nuvola ideata nel XVII secolo in cartapesta, oggi in lamiera ricoperta da un drappo, sul quale sono raffigurati angeli e cherubini avvolti da nuvole, dipinti nel 1612 da Paolo Camillo Landriani. Da qui prende il nome l’antica cerimonia della Nivola che si rinnova ogni anno con l’esposizione al pubblico del Sacro Chiodo per ricordare la peste che colpì Milano. In passato il rito si teneva in maggio in occasione della ricorrenza dell’Invenzione della Croce e si svolgeva con una processione che andava dal Duomo alla chiesa del Santo Sepolcro ma dopo diverse modifiche il rito finì per essere celebrato in settembre il sabato che precede la festa dell’Esaltazione della Croce, il 14 settembre e termina il lunedì successivo.