Capodanno: un inno all’italianità tra Verdi, Schubert e Ponchielli

La direttrice d’orchestra Beatrice Venezi protagonista di “Pensieri illuminati” in piazza Duomo

La direttrice d’orchestra Beatrice Venezi

La direttrice d’orchestra Beatrice Venezi

Milano, 31 dicembre 2020 - Questo articolo è contenuto nella newsletter "Buongiorno Milano".  Ogni giorno alle 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e il commento di un ospite. Per ricevere via mail la newsletter clicca su  www.ilgiorno.it/buongiornomilano

«Un Capodanno speciale per sentirci uniti e vicini" promette Beatrice Venezi, direttore d’orchestra che, domani notte, salirà sul podio dell’Orchestra de I Pomeriggi Musicali per accompagnare un evento a cui tutti possono partecipare, inviando brevi messaggi, come un tweet, al sito www.pensierilluminatimilano.it. Riflessioni sul Creato, sul futuro e sull’umanità diventeranno “Pensieri illuminati” ovvero un racconto collettivo che l’artista Felice Limosani trasformerà in opera d’arte totale, visibile esclusivamente in streaming. Il progetto è promosso dal Comune di Milano, prodotto da Videomobile e Area 62, la regia è di Marco Boarino, partecipa la Civica Scuola di Teatro "Paolo Grassi", la Veneranda Fabbrica del Duomo; Alessandro Preziosi narrerà una video installazione. Autrice di "Le sorelle di Mozart: Storie d’interpreti dimenticate, compositrici geniali e musiciste ribelli"(Utet), Beatrice Venezi con simpatia continua "Attendere il nuovo anno, insieme seppur distanziati, è il miglior augurio per tutti noi".

Maestro, che musica ha scelto per questa traversata verso il 2021? "Non saranno sicuramente i valzer viennesi degli Strauss, questo Capodanno deve essere celebrato in modo diverso. Il concerto è una meditazione sui temi scelti, la prosa incontra l’arte visiva e digitale e la musica. Il Duomo fa da cornice a due brani sacri “Ave Maria” di Schubert e quella tratta da “Otello”. È il nostro inno all’italianità, proponiamo alcune ouverture verdiane fra cui “La forza del destino” e “Nabucco” l’anno nuovo sarà introdotto da “La danza delle ore” di Ponchielli, seguita da due valzer di Tchaikovsky tratti dallo “Schiaccianoci” e dal “Lago dei cigni”".

Come ha vissuto quest’anno? "All’inizio è stato uno choc, poi ho iniziato a lavorare in streaming e mi sono sentita più serena. Ho perso molte opportunità, adesso so di dover attendere, non ho potuto debuttare in Argentina né tornare in Giappone. È stato un anno sospeso, l’agenda di lavoro si riempie di date con tre anni d’anticipo. A gennaio partirò per la Francia per dirigere “Madama Butterfly” all’Opera di Metz; i teatri, in Europa e altrove, sono luoghi sicuri, sono stati sanificati, il pubblico è protetto".

Dal suo debutto com’è cambiata l’attenzione sulle donne direttrici d’orchestra? "Se ne parla di più, c’è più attenzione; adesso speriamo che alle parole seguano i fatti".

Dedica il suo ultimo libro alle compositrici e alle musiciste dimenticate dalla storia. "Ho scritto durante la pandemia, scrivere contribuisce a divulgare un pensiero musicale. Racconto Ildegarda, monaca geniale che usava il canto per comunicare con Dio; ricordo le compositrici del Barocco ritratte dai Gentileschi. Le donne del Sette-Ottocento chiuse in casa come la sorella di Mozart o Clara Wiek, senza dimenticare Callas, Argerich e Björk, artiste ribelli".

Quale Capodanno conserva nel cuore? "Gli ultimi che ho trascorso lavorando e quelli di quand’ero bambina, in montagna con la neve. La nevicata dell’altro giorno me li ha ricordati..."

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