Parenti, 50 anni di emozioni a teatro. Andrée Ruth Shammah: "Ora un nuovo corso"

La direttrice, motore inesauribile, traccia un bilancio

Franco Parenti e Andrée Ruth Shammah in una foto d’epoca

Franco Parenti e Andrée Ruth Shammah in una foto d’epoca

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Mezzo secolo di Franco Parenti. O meglio: mezzo secolo di Andrée Ruth Shammah. Direttrice, motore inesauribile, fondatrice di un teatro che arriva al Cinquantenario con una gran voglia di fare i conti con la propria storia. Per poi tracciare una linea. E ripartire. La data emozionerebbe chiunque. E anche al Pier Lombardo si è fatta sentire. In un’affollata conferenza stampa di presentazione della stagione che è stata anche l’occasione per sottolineare la continuità del progetto e il suo legame con Milano. In mezzo ai ringraziamenti, un elenco lungo così di sostenitori, partner, amici. Tanto da condividere fin nel dettaglio, aiuti, donazioni e finanziamenti ricevuti in questi anni per rinnovare la sede e riqualificare l’ex-Centro Caimi, oggi Bagni Misteriosi. Pagine curiose da sfogliare. Che confermano per altro come la direttrice sia un talento assoluto nel trovare fondi. Sarebbe utile per la Finanziaria.

"Da diversi anni ho dato a questo cinquantesimo un valore eccessivo – ha sottolineato Shammah –, l’ho vissuto come fosse una boa, con uno stato d’animo disperato più che orgoglioso, di chi arriva al traguardo sapendo di crollare un metro dopo. Ho pensato anche se dovessi lasciare ma mi sono resa conto che mi è impossibile, nonostante il fatto di aver completato in qualche modo un’opera che non sapevo nemmeno di iniziare 50 anni fa, quando entrai qui dentro per la prima volta con Testori. Una lunga storia d’amore con Milano. Che dopo i festeggiamenti si aprirà a un nuovo corso". Emozione condivisibile. Che si trasformerà nel 2023 in uno sguardo inedito, insieme ad alcuni ulteriori interventi strutturali (si parla di una nuova sala). Nel mentre però c’è una stagione da vivere e da decifrare. Visto che oltre ai brindisi va anche registrato che la linea artistica si sta ramificando in mille rivoli, cosa che non aiuta molto a una posizione chiara del Franco Parenti nel sistema teatrale cittadino. I titoli comunque non mancano. Così come i grandi protagonisti.

A partire da Gioiele Dix e Anna Della Rosa, dal 7 ottobre ne "Il malato immaginario", ormai storica regia di Andrée Ruth Shammah. Seguita fra gli altri da Milena Vukotic in "A spasso con Daisy", la ripresa di "Per strada" di Francesco Brandi, l’ottimo "Costellazioni" di Raphael Tobia Vogel da Nick Payne, per tutto novembre (e oltre) in Sala A. Da non perdere poi "L’amore del cuore" di Caryl Churchill per la regia Lisa Ferlazzo Natoli, vera apertura sul contemporaneo. Fra le produzioni "La leggenda del Santo bevitore" con Carlo Cecchi, "La Maria Brasca", "Il Misantropo", tutte regie della direttrice artistica. E poi ancora Sergio Castellitto, Massimo Dapporto e Antonello Fassari, Remo Girone, Alessandro Gassmann che dirige Giorgio Pasotti, Anna Galiena. A fianco, tutto un cartellone dedicato a Milano, che prenderà vita in diversi spazi non teatrali della città. Oltre ad alcuni eventi speciali e alla stagione dedicata ai più piccoli.

 

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