REDAZIONE MILANO

Zucchi compra gli Z Stores, salvi 160 posti

Altri tre negozi passano a Jacadi. Per tutte le altre lavoratrici si profila la Naspi, sindacati spaccati

La storica azienda tessile milanese Zucchi, controllata dal fondo francese Astrance Capital, acquisisce 46 punti vendita in Italia della catena francese di abbigliamento per bambini Kidiliz-Z Stores, ora in procedura concorsuale. Altre tre negozi andranno a Id Valeurs, noto per il marchio Jacadi. Una mossa che è una boccata d’ossigeno in una crisi aziendale che ha un forte impatto su Milano e la Lombardia: nella regione si contano 200 lavoratori, 58 solo a Milano, quasi tutte donne, che nelle scorse settimane avevano organizzato scioperi e presidi. Su circa 600 lavoratori a livello nazionale Zucchi ne dovrebbe riassorbire circa 160, applicando il contratto del terziario. Altre 12 dipendenti dovrebbero passare a Id Valeurs. Per gli altri si profila una "uscita con incentivo". Anche per questo la trattativa ha spaccato il fronte sindacale. Fisascat-Cisl e Uiltucs hanno firmato l’accordo, mentre la Filcams-Cgil ha abbandonato il tavolo. Un terzo della rete di punti vendita passerà quindi nei prossimi giorni ai nuovi acquirenti, in un risiko francese giocato in Italia. "La procedura – spiega Antonio Vargiu, responsabile delle trattative per la Uiltucs - è andata avanti rapidamente: chiusa la fase delle manifestazioni di interesse, il giudice francese ha constatato l’assenza di una proposta per l’acquisizione di tutta la rete di vendita italiana ed è passato a valutare le proposte di acquisizione parziale. L’offerta più convincente è stata giudicata quella di Zucchi combinata con quella di Id Valeurs". L’accordo prevede per i dipendenti coinvolti, il passaggio in Zucchi e in ID Valeurs senza alcuna interruzione del rapporto di lavoro. Zucchi acquisirà 43 punti vendita, ai quali se ne aggiungeranno altri 3, che trasferirà ad una sua società costituita ex novo, Zuckids. I negozi rilevati da ID Valeurs invece sono 3 e passeranno alla società con sede italiana Jacadì.

"Kidiliz, al fine di facilitare il passaggio – spiega il sindacato – corrisponderà alle dipendenti il Tfr accantonato, il pro quota maturato degli stipendi e premi contrattuali, tredicesima, quattordicesima, ferie e permessi non goduti e 10 giorni non pagati di settembre. Per i dipendenti non trasferiti, Zucchi e ID Valeurs si impegnano a dare loro il diritto di precedenza" nel caso di nuove assunzioni. Per chi rimane in Kidiliz c’è la possibilità di uscire dall’azienda con il pagamento delle competenze maturate e il passaggio alla Naspi. Le organizzazioni sindacali firmatarie "ritengono che la partita per la tutela occupazionale non sia ancora del tutto chiusa e si ripropongono, quindi, di chiedere un incontro al Mise per verificare la possibilità che altre aziende possano acquisire ulteriori punti vendita nella fase liquidatoria".

Andrea Gianni