REDAZIONE MILANO

Zone rosse, divieto di fumo, le terme a San Siro e il Colosseo verde: ecco le novità 2025 per Milano

Dal giro di vite sulla microcriminalità a due importanti progetti di rigenerazione urbana che arrivano a compimento, fino alle nuove e attese estensioni della rete tranviaria. Nell’anno che si apre la città cambia volto con un occhio già rivolto alle Olimpiadi invernali

Divieto di permanenza per “molesti“ in Duomo, Darsena, Navigli e stazioni

Divieto di permanenza per “molesti“ in Duomo, Darsena, Navigli e stazioni

Milano, 31 dicembre 2024 – Zone rosse, divieto di fumo esteso a tutta la città, ma anche due importanti progetti di rigenerazione urbana arrivati a compimento assieme a delle significative e attese novità sul fronte del trasporto pubblico. Ecco tutto quello che il 2025 porterà in dono alla città. Partiamo dall’ordine pubblico e dalla tutela della salute pubblica.

Milano, dopo Bologna e Firenze, è la prima grande città in cui entrano in vigore le “zone rosse” volute dal ministro Piantedosi. In cosa consistono? ln pratica si tratta del divieto di "stazionare" in alcune zone di Milano per persone particolarmente moleste, minacciose o aggressive con determinati precedenti. Quattro le macro aree individuate: la zona del Duomo, i Navigli, la Darsena e quella delle tre stazioni ferroviarie di Centrale, Porta Garibaldi e Rogoredo.

Zone Rosse 

Chi sarà soggetto a questo allontanamento? Nel mirino coloro che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti e che risultino destinatari di segnalazioni da parte dell’autorità giudiziaria per reati legati a: stupefacenti; reati contro la persona; reati contro il patrimonio, come furto con scasso, rapina, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici; detenzione abusiva di armi o oggetti atti ad offendere. Tali individui devono costituire un concreto pericolo per la sicurezza pubblica, al punto da ostacolare la libera e piena fruibilità delle infrastrutture del trasporto e delle aree urbane individuate. 

Multe e carcere

Chi trasgredisce, ossia chi viene trovato nell'area da cui era stato allontanato, rischia l'arresto a fino a 3 mesi e un'ammenda che può arrivare a 200 euro. Per la notte di Capodanno sono state decise ulteriori misure di sicurezza. È stata istituito un "presidio di pronto intervento anche sanitario" in piazzetta Reale, situata lato piazza Duomo, di fronte a Palazzo Reale. Questa iniziativa mira a garantire un intervento rapido in caso di emergenze sanitarie durante le celebrazioni. 

Bionde vietate

Divieto di fumo. Sigarette vietate in tutta la città, tranne in quelle zone isolate dove si potrà fumare ma rispettando una distanza di sicurezza di almeno dieci metri. Si potrà continuare a svapare, ma per le care vecchie sigarette la tolleranza è praticamente a zero. In vigore già dal 2021 in alcune zone specifiche come le fermate dei mezzi pubblici, i parchi e le aree verdi, tra cui le aree cani e le aree giochi, i cimiteri e le strutture sportive, ora il divieto vale in tutta la metropoli. Una volta in vigore, il divieto dovrà essere fatto rispettare attraverso controlli della polizia locale e sanzioni. Chi sgarra rischia sanzioni da 40 fino 240 euro ma dal 2021, quando sono state introdotte le prime limitazioni alle ‘bionde’ (nei parchi salvo in luoghi isolati e nelle aree giochi per bambini, alle fermate dei mezzi pubblici, nelle aree cani, in stadi e altre strutture sportive) le multe staccate sono state pochissime: solo 14. C’è da immaginare che nella città in cui ogni giorno ci sono migliaia di auto e moto lasciate il più delle volte impunemente in divieto di sosta far rispettare questa ordinanza sarà un'impresa impossibile.

Fumarsi una sigaretta a Milano diventerà sempre più impegnativo
Fumarsi una sigaretta a Milano diventerà sempre più impegnativo

Il Colosseo di Milano

Sul fronte della riqualificazione urbana, è quasi tutto pronto per il taglio del nastro in due zone della città: la Conca del Naviglio e San Siro. Nella prima vedrà finalmente la luce il Colosseo verde, un parco di 22mila metri quadrati che attraverso alberi e vegetazione ricreerà il disegno, il profilo dell’antico e imponente anfiteatro esistente ai tempi di Milano capitale dell’Impero romano d’Occidente, e di cui si sono perse le tracce già dal V Secolo. Il progetto del Viridarium Amphitheatrum Naturae era stato annunciato nel 2015: promosso dalla Soprintendenza archeologia Belle arti e Paesaggio e dal Comune, ha permesso di piantare 105 alberi tra cui cipressi per marcare il perimetro e 1.700 metri quadri di siepi di bosso, ligustro e mirto. Riqualificata tutta la zona estesa al quadrante sud est di Milano, d’importanza strategica negli itinerari culturali e turistici della Milano romana. A giugno, se non ci saranno ritardi, il taglio del nastro.

Il Colosseo verde di Milano sorgerà fra le vie Conca del Naviglio e Arena
Il Colosseo verde di Milano sorgerà fra le vie Conca del Naviglio e Arena

Bagni termali alle scuderie

Il primo di aprile Milano potrà vantare il centro termale più grande d’Europa in un contesto urbano. Finalmente portato a compimento il recupero architettonico e a verde delle vecchie e abbandonate Scuderie De Montel nella zona dell’ippodromo di San Siro, avviato nel 2017. Pregevoli edifici in stile Liberty ora rinati e restituiti alla città. Le dimensioni della struttura sono significative: parliamo di 16mila metri quadrati di superficie, seimila saranno al coperto, diecimila quelli all’aperto fra corti e aree verdi attrezzate. Una grande spa dove sarà possibile coniugare relax ma anche cura del corpo grazie all’acqua termale oligominerale estratta proprio dalle De Montel con la riapertura di un pozzo artesiano collocato a 396 metri di profondità. L’acqua delle de De Montel è stata riconosciuta come “terapeutica”, in particolare per il trattamento di patologie dermatologiche. All’interno saranno piantumati 3.500 alberi e c’è un accordo per piantarne 250 ogni anno nelle aree esterne per i prossimi dieci anni a partire dal 2025.

Attorno alle Scuderie De Montel un parco di 16.200 metri quadrati
Attorno alle Scuderie De Montel un parco di 16.200 metri quadrati

I tram si fanno grandi

Milano vanta la rete tranviaria più estesa d’Italia e la quarta più grande d’Europa, al pari con i suoi 182 chilometri con Mosca, e dopo Melbourne in Australia, Berlino e San Pietroburgo. Il 2025 sarà l’anno in cui aprirà i battenti l’estensione del tram 7 fino al quartiere Adriano. Nuove fermate e una sede protetta lungo via Tremelloni e via Adriano, in attesa di arrivare a Cascina Gobba. Ma sempre all’inizio del 2025 partiranno finalmente i cantieri per estendere di poco più di un chilometro il tram 24 fino all’Istituto europeo di Oncologia in fondo a via Ripamonti. Il progetto, sviluppato del costo di 25,82 milioni, è finanziato con fondi complementari al Pnrr e prevede un tracciato di circa 1,1 chilometri lungo le vie Ferrari e Ripamonti, in sede propria, a doppio binario rivestito con manto erboso. Un prolungamento che permetterà di collegare con un trasporto pubblico moderno ed efficiente lo Ieo e il quartiere residenziale di Macconago.