
Milano, 10 febbraio 2017 - La lotta all’insicurezza e al degrado riparte da WhatsApp. Forza Italia ha appena presentato un emendamento da 200 mila euro al bilancio preventivo 2017 che punta a far aprire dal Comune 45 gruppi WhatsApp, uno per quartiere, per mettere in contatto diretto i residenti delle zone più a rischio e i vigili di quartiere grazie alla app telefonica di messaggistica istantanea. Se finora i gruppi WhatsApp per la sicurezza sono nati come iniziative spontanee tra cittadini, il progetto punta a far scendere in campo direttamente Palazzo Marino.
L’idealanciata dall’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu si è tradotta in un emendamento firmato dal consigliere comunale azzurro Fabrizio De Pasquale. Maullu racconta: «Nel 2009, da assessore regionale alla Polizia locale e alla Protezione civile, avevo lanciato l’idea del controllo di vicinato, prendendo spunto da un’esperienza anglosassone, il neighborhood watching, che consente ai cittadini di collaborare direttamente con le forze dell’ordine segnalando situazioni di pericolo e di degrado. È un’idea che è stata sperimentata anche dall’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani durante gli anni della Tolleranza Zero: il primo cittadino della Grande Mela aveva creato un database particolarmente sofisticato grazie al quale le segnalazioni dei cittadini venivano subito recepite dagli agenti del distretto di New York interessato». Negli anni Novanta, naturalmente, WhatsApp ancora non esisteva e i cittadini erano costretti a utilizzare modi meno diretti per comunicare con le forze dell’ordine: centralini telefonici, lettere cartacee, denunce ai comandi di polizia. Quasi vent’anni dopo, invece, le app rendono le cose più facili. «L’idea è che il Comune prenda l’iniziativa e crei 45 gruppi WhatsApp, uno per quartiere – continua Maullu –. I cittadini potrebbero chiedere l’iscrizione a questi gruppi e iniziare a segnalare situazioni di pericolo e di degrado, dallo spaccio di droga ai bivacchi sospetti. Queste segnalazioni potrebbero essere lette in tempo reale dai vigili di quartiere sui loro smartphone. In questo modo gli interventi sarebbero più rapidi».
L’emendamento di De Pasquale punta a finanziare questo progetto illustrato da Maullu. A cosa servirebbero i 200 mila euro? «Con quei fondi – afferma De Pasquale – il Comune potrebbe creare software ad hoc per mettere in rete le segnalazioni arrivate tramite WhatsApp e dotare tutti i vigili di quartiere di smartphone in grado di leggere in tempo reale i messaggi dei cittadini. Quartiere per quartiere». Il termine per depositare gli emendamenti sul bilancio è fissato per oggi alle 12 e dalla prossima settimana inizierà la discussione in Consiglio comunale. La risposta sull’emendamento WhatsApp da parte della maggioranza arriverà in aula.
massimiliano.mingoia@ilgiorno.net