
Una manifestazione a Milano contro il Green pass anti-Covid
In quel periodo, nel 2021, ogni sabato i manifestanti No vax e No green pass occupavano le strade di Milano per protestare contro i provvedimenti del Governo. Il 16 ottobre, uno dei sabati delle proteste, un uomo, all’altezza di via Melchiorre Gioia, si è scagliato contro la troupe del Tg5 e il giornalista Enrico Fedocci, che stavano realizzando un servizio. "Sappiamo chi sei e ti veniamo a prendere, veniamo a prendere te e il tuo padrone", ha urlato. Poi ha mimato il gesto di uno sgozzamento. Altro sabato di protesta, il 23 ottobre 2021, altro episodio. Altri No Green Pass, in piazzale Loreto, se la sono presa ancora con Fedocci, con l’operatore televisivo e l’assistente, costringendo a interrompere la diretta. Fischi e urla, lo slogan: "Giornalisti terroristi". Pesanti minacce e insulti, che hanno impedito di svolgere il lavoro, ossia documentare la manifestazione e raccogliere le voci dei partecipanti.
Ora la Corte d’Appello di Milano ha confermato la sentenza di condanna nei confronti di tre No green pass, due uomini e una donna, tra i responsabili dei due episodi e identificati grazie alle telecamere: per un uomo è stata stabilita la pena di un anno di reclusione, per gli altri due sei mesi. Confermata anche la provvisionale a favore del giornalista, che si è costituito parte civile. Un quarto indagato aveva evitato il processo versando una somma che l’inviato del Tg5 ha devoluto in favore degli orfani dei carabinieri morti per il Covid.
Secondo le accuse gli imputati, il 23 ottobre 2021, "in concorso tra loro e con almeno altre dieci persone rimaste ignote, con più azioni consecutive di un medesimo disegno criminoso, con violenza e minaccia" hanno costretto il giornalista e gli operatori a "omettere la prosecuzione delle riprese finalizzate a documentare e narrare gli eventi". Il reato di violenza privata, scrive il Tribunale nelle motivazioni della sentenza di primo grado, risulta provato "al di là di ogni ragionevole dubbio", dall’esame delle testimonianze e delle riprese agli atti del processo. Una sentenza ora confermata dalla Corte d’Appello di Milano, che ha respinto il ricorso dei No green pass.
"Sono molto soddisfatto per la sentenza – spiega Fedocci – e sarò ancora più soddisfatto quando questi signori, che spero abbiano imparato la lezione, verseranno a titolo di risarcimento quanto vorrà stabilire il giudice civile. Grazie ai carabinieri del Nucleo informativo di Milano per il grande lavoro riconosciuto dai giudici in ben due gradi di giudizio. Ringrazio Mediaset per la vicinanza e il sostegno con un grandissimo impegno dell’ufficio legale".
Andrea Gianni