Corso Buenos Aires, donne aggredite in strada: predatore seriale finisce in manette

Arrestato dai carabinieri rifugiato maliano già “daspato” dalla Centrale. Le testimonianze su altri casi identici

Violenza contro le donne, foto archivio

Violenza contro le donne, foto archivio

Milano - Al momento , le vittime accertate sono due, ma il sospetto degli investigatori, alimentato sin dai primi minuti dalle testimonianze dei passanti, è che il molestatore abbia aggredito altre donne che non hanno ancora sporto denuncia. L’uomo, il venticinquenne originario del Mali Mohamed Boubacar Diakite, arrivato in Italia nell’aprile 2017 e che nel 2021 (a seguito del ricorso presentato dopo un primo diniego) si era visto riconoscere dal giudice lo status di rifugiato (con residenza formale in provincia di Frosinone), è stato arrestato sabato pomeriggio dai carabinieri della Compagnia Monforte per violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. La cronaca ci porta alle 13.30 di sabato: siamo in corso Buenos Aires, via dello shopping per antonomasia che a quell’ora è già piena di gente.

La prima a finire nel mirino del centrafricano è una cinquantunenne di origine romena: prima le avance esplicite, poi le mani sul seno e la fuga. Passa qualche minuto, e Diakite torna in azione: stavolta si avventa contro una cinquantaseienne italiana che sta passeggiando nel tratto compreso tra piazza Argentina e piazzale Loreto, la afferra alle spalle e la palpeggia con insistenza. È in quel momento che i militari della pattuglia mobile di zona, coordinati dal maggiore Silvio Maria Ponzio, allertati dalla centrale operativa di via Moscova, riescono a intercettarlo e a bloccarlo, non senza fatica: il venticinquenne, probabilmente sotto effetto di droga, sferra calci e pugni, prova in tutti i modi a divincolarsi; alla fine, dovranno arrivare in supporto altri equipaggi del Radiomobile per ammanettarlo. Le banche dati delle forze dell’ordine rimandano il profilo di un seriale che nel suo curriculum criminale ha pure precedenti per violenza privata, disturbo alle persone, evasione e spaccio.

Poco più di un mese fa, il 24 febbraio, il questore Giuseppe Petronzi gli aveva notificato un Daspo urbano di un anno dall’area della Stazione Centrale perché qualche giorno prima aveva molestato una donna all’interno della fermata della metropolitana verde. Dopo aver ricevuto le cure mediche del caso, le due donne aggredite hanno sporto denuncia in caserma e sono state invitate dai carabinieri a rivolgersi a un centro anti-violenza. Gli episodi in rapida successione di corso Buenos Aires arrivano a valle di una serie di raid sessuali che si sono succeduti in città in questo inizio di 2022, dalla notte di Capodanno di piazza Duomo in avanti. Tutti casi non collegati tra loro, ma che colpiscono per le modalità molto simili.

Giovedì gli agenti delle Volanti hanno denunciato per due volte, a distanza di poche ore, un quarantaquattrenne italiano già arrestato a gennaio per aver aggredito una ragazza in via Torino: al mattino è stato indagato a piede libero per aver palpeggiato una ventiseienne in viale Gadio, al parco Sempione; nella notte, ha molestato una quarantenne in via dell’Orso, a Brera. La sera dopo , è toccato a una studentessa fuori sede di 22 anni, che si trovava con alcuni compagni di corso in piazza Leonardo da Vinci, davanti all’ingresso del Politecnico: la ragazza è stata accerchiata all’improvviso da un ventiduenne egiziano e da un trentatreenne tunisino, entrambi ubriachi, e palpeggiata nelle parti intime e sulla schiena; solo il provvidenziale intervento di un amico di 26 anni, a sua volta minacciato, e dei carabinieri del Radiomobile hanno impedito che la situazione si aggravasse ulteriormente.

 

 

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