Nicola Palma
Cronaca

Violentata in discoteca a Milano. Telecamere e testimoni per trovare l’aggressore

I carabinieri stanno analizzando le immagini degli occhi elettronici esterni al locale. La donna aggredita sarà risentita dai pm. I titolari del Q Club: il nostro è un posto sicuro.

L'ingresso del locale dove è avvenuta la violenza

L'ingresso del locale dove è avvenuta la violenza

Telecamere e testimonianze. È partito da qui il lavoro dei carabinieri della Compagnia Duomo, che dalle 3.15 di domenica stanno cercando di dare un nome all’uomo che ha aggredito una trentunenne in un bagno del "Q Club" di via Padova, abusandone sessualmente per poi scappare in mezzo alla folla che assiepava la pista della discoteca.

Le telecamere in strada

Il locale non è dotato di un impianto di videosorveglianza interno, e per questo i militari guidati dal capitano Gabriele Lombardo si stanno concentrando sugli occhi elettronici installati all’esterno, nei pressi delle uscite di sicurezza e lungo le possibili vie di fuga.

L’aggressore

Gli eventuali fotogrammi verranno poi mostrati alla giovane vittima, che ha parlato di un uomo sulla trentina che ha detto solo poche parole con un’espressione che non ha tradito particolari inflessioni dialettali.

La porta delle toilette non si chiudeva

Il violentatore ha approfittato del fatto che la porta della toilette in cui è entrata la trentunenne non si chiude perfettamente. Un raid durato poco più di un minuto, da predatore. La donna ha dato subito l’allarme agli amici, che a loro volta hanno chiesto aiuto agli addetti alla security.

La vittima sentita dal pm

Tra oggi e domani, la donna verrà risentita dal pm Maria Cardellicchio e dall’aggiunto Maria Letizia Mannella per ricostruire con più dettagli possibile quanto accaduto e cercare un particolare che possa indirizzare le indagini. Attesa anche per l’esito di alcuni esami di laboratorio, che potrebbe dare risposte su eventuali tracce lasciate dal fuggitivo.

I gestori del locale: "Siamo sotto choc”

Ultima nota per i gestori del "Q Club", che ieri hanno manifestato solidarietà alla vittima e ricordato di essersi attivati immediatamente "con la sicurezza interna e le forze dell’ordine". "Siamo scioccati da un fatto che ha per noi dell’incredibile – hanno aggiunto –. Il nostro è un locale pulito e sicuro e in oltre 22 anni di attività non è mai stato riscontrato alcun evento negativo".