Villaggio di Natale chiuso: resta l’incognita rimborsi

L’amministratore : "Prima c’è da capire quanto dobbiamo ai fornitori. Sospendere era l’unico modo per limitare il danno economico"

L'esterno del villaggio di Natale, chiuso dal 24 dicembre (Newpress)

L'esterno del villaggio di Natale, chiuso dal 24 dicembre (Newpress)

Milano, 27 dicembre 2019 - «I soldi sono dei soci: quando si sono resi conto delle perdite hanno deciso di limitare i danni. I rimborsi per i cittadini? Serve verificare la situazione. Prima bisogna capire quanto dobbiamo ai fornitori e non solo. In ogni caso i soci interverranno per coprire il buco". Lo ha spiegato Piergiorgio Songia, che ha amministrato per conto della Out of Order Srl il discusso villaggio di Natale allestito nell’ippodromo di San Siro e chiuso definitivamente la vigilia di Natale. Secondo gli organizzatori, soprattutto per "i continui attacchi e le costanti denigrazioni avvenute sui canali social", che avrebbero provocato il crollo delle prenotazioni e la richiesta da parte di moltissimi cittadini di un rimborso del biglietto. E in effetti, fin dall’apertura, gli utenti si sono scatenati nel condividere e commentare i disagi e le condizioni dell’area. «Domani pomeriggio (oggi, ndr) ci incontreremo con l’avvocato e faremo il punto sulla situazione - ha continuato Songia -. Al momento non so quantificare a quanto ammonta la perdita ma la coperta era corta per continuare. Per limitare i danni non abbiamo neppure aspettato il Natale".

L’amministratore, per il momento, si è barricato dietro la posizione ufficiale, senza ammettere che qualcosa non è andato per il verso giusto anche nell’organizzazione. La tesi dei tanti visitatori che hanno sfogato la loro rabbia sui social, insomma: "Non so perché l’esperienza milanese sia stata diversa da quella di Torino. Mi hanno detto che c’è stata anche una pesante campagna denigratoria. Evidentemente i clienti sono stati condizionati. Eppure l’investimento iniziale era stato voluminoso e c’era la volontà di realizzare qualcosa di carino. Io non so cosa è andato storto, sono un uomo di numeri...". Di certo ora ci sarà da fare i conti con la pioggia di richieste di rimborso. Il Codacons Lombardia, da qualche settimana, ha già avviato una class action dedicata ai cittadini che vogliono ottenere indietro i soldi spesi per il biglietto del “Sogno di Natale“. È nata anche una pagina Facebook dedicata a chi cerca informazioni su questo tema. Non solo: della vicenda si è interessata anche la Federconsumatori Milano, che ha ricevuto decine di segnalazioni da parte dei visitatori arrabbiati per i disagi subiti e intenzionati a chiedere il rimborso dei biglietti. Quindi ha deciso di recapitare una lettera con una richiesta d’incontro alla stessa Out of Border, ideatrice dell’iniziativa, e a Sanitech, proprietaria dell’area sull’ippodromo Snai San Siro.  

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