Vidas compie 40 anni e festeggia con tre progetti

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Vidas, l’organizzazione dei “volontari italiani domiciliari per l’assistenza ai sofferenti“, compie 40 anni. È nata a Milano il 28 maggio del 1982 dal sogno di Giovanna Cavazzoni di "curare chi non può più guarire", e festeggia con tre nuovi progetti e un festival culturale. Attive sette équipe composte da 117 operatori sociosanitari e 288 volontari; ogni anno si occupa di oltre 2.300 pazienti, adulti e bambini, a domicilio e nei suoi hospice, Casa Vidas e Casa Sollievo Bimbi.

Oggi si apre alle nuove fragilità con tre progetti a Milano: “Cronici complessi fragili“, mettendo a disposizione una micro-équipe per l’assistenza a domicilio dei pazienti dimessi dall’ospedale. Poi: “Più vita agli anni“, da attuare in una cascina riqualificata per l’accoglienza di anziani malati e soli. E “Campus Vidas“, un incubatore di start-up a impronta sociale ed etica. "L’opera di Vidas è il dono alla società di una donna eccezionale nella normalità dei suoi sentimenti, profondi, sinceri – afferma Ferruccio de Bortoli, presidente –. Prima della nascita di Vidas e della legge del 2010 sulle cure palliative, i malati terminali erano condannati a una “morte civile”". Tra domani e domenica al Teatro Franco Parenti, Vidas dona alla città “Incontro“, festival culturale aperto a tutti (gratuito, con prenotazione obbligatoria su vidas.it).

M.V.

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