LAURA LANA
Cronaca

Viale Gramsci, conto alla rovescia

Riapertura al traffico attesa da nove anni nel quartiere del Restellone tagliato a metà dal cantiere del metrò

di Laura Lana

Il progetto per riaprire alla viabilità viale Gramsci è già stato realizzato e, ora, si aspetta la riunione del 29 settembre con Metropolitana Milanese.

Una riapertura al traffico attesa ormai da 9 anni, per ricucire un rione, il Restellone, tagliato a metà dall’infinito cantiere di prolungamento della linea rossa fino a Bettola. C’è attesa, ma anche preoccupazione sull’assetto del progetto esecutivo che vedrà la sistemazione in superficie dell’arteria e delle aree limitrofe.

Oltre alla riapertura di viale Gramsci, l’intervento riguarderà la riqualificazione del sistema viabilistico Pasolini-Gracchi-Buonarroti e il ripristino della rotatoria Casiraghi-Bellini. "Viale Gramsci avrà due intersezioni semaforiche lunghe rispetto alla rotatoria dietro al silos – annuncia l’assessore all’Urbanistica e alla Mobilità Antonio Lamiranda -. Da ponte Buonarroti si potrà tranquillamente svoltare a destra: poi si aspetterà il semaforo per immettersi sulla prosecuzione di viale Gramsci che converge verso viale Pasolini". Praticamente rimane l’assetto viario di cantiere come definitivo. "Soltanto ponte Buonarroti verrà ripristinato nella configurazione originaria – spiega Lamiranda -. In sostanza, la leggera curvatura di viale Gramsci verso viale Pasolini rimarrà tale anche per realizzare la ciclabile in sede protetta". Viale Gramsci si immetterà sul Pasolini con un semaforo e non più attraverso la rotatoria.

"Sicuramente chi viene da Monza girerà intorno all’autosilos dove il traffico sarà meno intenso, per avere un tragitto più veloce".

Sarà poi riqualificata la zona dove sorgerà la fermata intermedia Restellone e sarà creata una piazzetta in largo Levrino con pergolato.

Saranno ristrutturate le fermate del trasporto pubblico e predisposti i cavidotti per il futuro impianto di videosorveglianza.

I lavori potranno partire solo a ottobre, quando Metropolitana Milanese, stazione appaltante del prolungamento del metrò, riavvierà il cantiere che ha subìto l’ennesima battuta d’arresto, prima a causa del fermo per Covid e poi per la cassa integrazione di cui hanno beneficiato alcune ditte.