GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Milano, caseggiati Aler di via Gola ai privati. Ruspe in via Bolla

Dal Governo 48 milioni per intervenire. Ira Pd: soldi stanziati da Renzi

L’assessore regionale Bolognini il ministro Danilo Toninelli e il presidente Fontana

Milano, 21 maggio 2019 - Vendita a privati oppure demolizione e ricostruzione. Sono queste le soluzioni avanzate a più riprese negli ultimi tre anni per i caseggiati Aler di via Gola e via Bolla. Due complessi che la stessa Aler, nei propri bilanci, ha definito irrecuperabili attraverso le vie ordinarie. Da qui il ricorso ad una società di advisory che indichi vie diverse per la loro valorizzazione. Quali vie? Ieri è arrivata qualche schiarita. Il presidente della Regione, Attilio Fontana, l’assessore regionale alle Politiche abitative, Stefano Bolognini, e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, hanno firmato un accordo di programma che sblocca 101,3 milioni di euro da destinare al recupero delle case e dei quartieri popolari. Soldi da spendere entro 60 mesi, quindi entro 5 anni.

Per l'esattezza 48,2 milioni sono riservati ad interventi nel Comune di Milano, altri 30 milioni sono destinati al recupero dello sfitto e i restanti 23,1 milioni dovranno essere spesi per nuove residenze sociali o per il rilancio di quelle sottoutilizzate. Quanto ai 48,2 milioni vincolati per Milano, Bolognini, rivolto a Fontana, annuncia: «Ci prendiamo l’impegno di riqualificare uno o due quartieri entro la fine del mandato (entro il 2023 ndr)».

Parole proferite durante la conferenza stampa di presentazione dell’accordo. A margine della stessa, l’assessore spiega che, considerando i piani in corso per il Giambellino-Lorenteggio, i due quartieri sui quali potrebbero essere dirottati quei 48 milioni sono proprio quelli di via Gola e di via Bolla. In entrambi i casi la fase uno prevederà l’allontamento degli abusivi: oggi sono occupati 112 alloggi su 361 in via Gola (il 31%) e 80 alloggi su 244 in via Bolla (il 32,8%). La prima difficoltà sarà trovare un tetto alternativo agli irregolari. Oggi Milano è satura ma Bolognini conta sull’arrivo, via bando del Governo, di 1 milione di euro da destinare all’accoglienza provvisoria di chi versa in condizioni critiche. Superata la fase uno, le soluzioni sembrano divergere: per via Gola pare del tutto probabile la via della vendita a privati di tutto o di una parte del caseggiato. Per via Bolla resta più conveniente la strada della demolizione e della ricostruzione se si considera che per risistemare gli alloggi occorrono 20 milioni di euro. Sarà la volta buona per i due quartieri «irrecuperabili» di Milano? Si vedrà. «Recupereremo una serie cospicua di immobili» sottolinea Fontana. «Così sblocchiamo i cantieri e creiamo posti di lavoro» dichiara invece Toninelli.

Intanto Carmela Rozza, consigliere regionale del Pd, insorge: «Fontana e Toninelli, a qualche giorno dal voto per le Europee, non ci risparmiamo passerelle elettorali e sorprese. Non solo con sorprendente tempismo firmano l’accordo di programma da 100 milioni di euro per l’edilizia pubblica che era stato deliberato dalla Giunta lo scorso primo aprile, ma spacciano anche per nuovo un finanziamento da 80 milioni che per gran parte è la somma di risorse statali destinate da tempo alla Regione. Di più, ci si è dimenticati di dire che è grazie al Patto per la Lombardia del Governo Renzi del 2016 che ora si è giunti alla firma dell’accordo. Fontana ricicla vecchie notizie e rimodula vecchi fondi per l’edilizia pubblica. Come si evince, infatti, dalla delibera di Giunta del primo aprile, parte dei finanziamenti del Governo sono già da tempo nelle disponibilità della Regione». Nicola Di Marco, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, replica: «Gran parte di questi fondi erano bloccati nei labirinti burocratici romani. Grazie alministro Toninelli i cantieri possono finalmente partire».