BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Vasche di laminazione e sponde. Dalla Regione 200 milioni di euro

Lotta al cambiamento climatico, l’ingegneria idraulica al servizio della sicurezza contro le esondazioni. Ecco tutti gli interventi: l’ultimo impianto da realizzare è quello di Gessate per un costo che sfiora i 6 milioni. .

Vasche di laminazione e sponde. Dalla Regione 200 milioni di euro

Vasche di laminazione e sponde. Dalla Regione 200 milioni di euro

L’ingegneria idraulica al servizio della sicurezza e della lotta al cambiamento climatico per scongiurare esondazioni. Dalle vasche di laminazione, realizzate e da realizzare, l’ultima in itinere a Gessate, costo che sfiora i 6 milioni, al potenziamento delle sponde di fiumi e torrenti, in una decina d’anni il Pirellone ha investito su questo fronte 200 milioni nell’hinterland. Dietro al lungo elenco di interventi, una filosofia precisa, "prevenire per evitare tragedie e conta dei danni - spiega Gianluca Comazzi, assessore regionale alla partita – in questo caso significa neutralizzare la piena dei corsi d’acqua". Con questo obiettivo sono stati portati a termine i lavori per contenere il Trobbia in caso di piogge eccessive a Masate e nel Rione Vallone, 12 milioni di opera, fra le più onerose mai sostenute, una cifra superata dall’invaso di Senago, 16 milioni, per controllare il Seveso. Anche se il record con questo corso d’acqua spetta a Paderno, Senago e Limbiate, 38,6 milioni spesi per evitarne la fuoriuscita. Quasi 9 milioni sono stati sborsati per contenere il Bozzente a Rho e ridurre il rischio alluvione a Biringhello. Sono tra le voci più pesanti dell’elenco, ma accanto alle spese grosse ce ne sono tante meno consistenti dal punto di vista economico, ma altrettanto strategiche: 200mila euro a Bellinzago per sagomare le rive del Trobbia, come, di nuovo a Gessate, 250mila euro allo stesso scopo, o per il Lura, 200mila euro a Lainate, 750mila a Bollate per sistemare le rive del Nirone. Mezzo milione a Vignate, Liscate, Melzo e Rodano per contenere il reticolo del Molgora e 2.750mila euro allo stesso scopo messi a disposizione a Pessano, Gorgonzola, Melzo e Truccazzano. "È questa la strada da percorrere per la tutela dei cittadini, del territorio per una Lombardia più sicura e sostenibile - aggiunge l’assessore - abbiamo messo in campo risorse finanziarie e tecniche. Non inseguiamo l’emergenza, ma lavoriamo per la programmazione. Il nostro impegno è in sinergia con comuni".

Così piano piano ha preso forma una rete di salvataggio ben visibile dall’alto "a Gessate con cantiere in corso da settimane l’ennesima testimonianza del lavoro costante nella lotta al dissesto idrogeologico e per la difesa del suolo, la sicurezza della gente è la priorità", ancora Comazzi. Dovunque ruspe in movimento per far dormire sonni tranquilli agli abitanti dopo che la febbre del pianeta ha messo tutti in allerta. La distruzione seminata dalla tromba d’aria nel luglio scorso è ancora viva in provincia, case ed edifici pubblici scoperchiati, alberi abbattuti dalla furia del vento. Un altro capitolo, contro l’acqua, intanto, si costruisce un argine sempre più solido.