Sesto San Giovanni, vaccini di notte: "Un servizio di cui c’era bisogno"

In una sola serata sono state somministrate 1.006 dosi grazie alle dieci linee di operatori sanitari

Maratona vaccinale all'ospedale di Sesto San Giovanni

Maratona vaccinale all'ospedale di Sesto San Giovanni

È bastato pronunciare la parola "senza prenotazione" per trasformare l’ospedale di Sesto San Giovanni nell’ombelico del mondo, almeno per una notte. In tantissimi, precisamente in 1.006, nella notte tra venerdì e sabato si sono presentati all’ingresso del presidio di viale Matteotti per ricevere il vaccino, trasformando le notti solitamente tranquille di questo ospedale in un vero happening che si è quietato solamente dopo le 2 del mattino.

Non ci sono mai stati momenti nei quali gli operatori delle 10 linee sono riusciti a fermarsi e riposare. Tra le 6 e le 8 del mattino il numero di utenti si è ridotto a circa 80. Il bilancio tracciato da Asst Nord Milano parla di un grande successo: sono state effettuate 1.006 vaccinazioni: 894 terze dosi, 89 prime dosi e 23 seconde dosi. E non importa se i più sfortunati (quelli arrivati tra le 22 e la mezzanotte), hanno dovuto attendere circa tre ore.

«Siamo arrivati da Lodi - racconta Filippo Gianti che insieme alla moglie ha chiesto la dose booster -. Quando abbiamo sentito di questa opportunità ci siamo messi in auto e abbiamo fatto 50 chilometri. Così ci siamo tolti il pensiero". Ad accogliere i tanti pazienti di questa notte insonne ci sono oltre 25 operatori che hanno accettato di lavorare non-stop. Per ridurre i tempi di attesa, le 10 linee vaccinali sono riuscite a garantire fino a oltre 100 dosi l’ora.

«È un lavoro importante quello al quale siamo chiamati - commenta Rossella Giorgetti, operatrice ospedaliera che nonostante la calca, riesce a trovare la calma e la serenità per confortare i suoi pazienti con parole gentili e di incoraggiamento -. Alcuni sono qui per la prima dose. Sono i più spaventati, il nostro compito è quello di aiutarli a capire che non c’è nulla da temere". La fila di utenti è culminata tra le 22 e la una di notte, quando le persone sono arrivate ad accodarsi anche all’esterno dell’ospedale: quasi duecento metri di coda. "Sono alla prima dose, perché mi sono ammalata alcuni mesi fa - ha confessato Daniela Borando, arrivata da Pieve Emanuele -. Ho trovato questo servizio utilissimo. Sarebbe necessario estenderlo anche ad altri ospedali lombardi".

"Se devo essere sincero - commenta Samuele Sannino, giovane cinisellese - non avevo nemmeno provato a prenotarlo. A volte le procedure sono complicate e poi si finisce per prendere appuntamento a distanza di più di un mese. Appena mi hanno parlato di questa occasione ho deciso di venire". La direttrice di Asst Nord Milano Elisabetta Fabbrini ha seguito fino a tarda notte le operazioni, rimanendo all’aperto accanto alla fila di utenti in attesa. "Con Regione Lombardia abbiamo deciso di promuovere questa maratona vaccinale - racconta Fabbrini, visibilmente soddisfatta -. È evidente che i cittadini necessitano anche di servizi come questo".

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