Vaccini: la Moratti in pressing su Figliuolo

La vicepresidente chiede di dare alla Lombardia le dosi inutilizzate altrove: "Il commissario favorisca le Regioni che rispettano i target"

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di Giambattista Anastasio

"In questo fine settimana toccheremo quota 4 milioni di somministrazioni". È Letizia Moratti ad annunciarlo. Parole, quelle della vicepresidente della Regione Lombardia con delega al Welfare, proferite ieri mattina nel corso di una visita all’ospedale di Vimercate. Parole che hanno un sottotesto neanche tanto implicito: ora la Lombardia corre e se la disponibilità di dosi fosse più ampia correrebbe anche di più. Un concetto esplicitato nel tardo pomeriggio di ieri, tramite social network, dal governatore Attilio Fontana che, nel dare l’annuncio della permanenza della Lombardia in zona gialla, scrive secco: "La campagna vaccinale procede, anche se non al massimo delle nostre possibilità. Servono più vaccini!".

Anche per questo la Moratti ha avanzato ieri una richiesta al generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, per l’esattezza la richiesta anticipata giovedì anche dallo stesso Fontana: che la Lombardia possa ricevere le dosi di siero (leggi: AstraZeneca) rimaste inutilizzate in altre regioni anche a causa del rifiuto dei vaccinandi. "Credo sia ragionevole che il commissario Figliuolo venga incontro alla richiesta delle Regioni che rispettano i target assegnati a livello nazionale, e la Lombardia – sottolinea la vicepresidente – li ha anche superati". "Da noi – spiega ancora la Moratti – meno dell’1% delle persone vaccinate rifiuta AstraZeneca, anche perché i nostri medici spiegano loro che questo è un vaccino sicuro ed efficace". A commentare, da Roma, è il deputato del Pd, Filippo Sensi: "Moratti recidiva, chiede di nuovo un doppio standard, stavolta sui vaccini. Regione Lombardia faccia finalmente, tardivamente la sua parte, e si rassegni al fatto che siamo l’Italia".

Favorevole, la vicepresidente lombarda, all’ipotesi di un piano per la somministrazione della seconda dose del vaccino nelle località delle vacanze. "Avremo un confronto come Regioni con il commissario Figliuolo per verificare la possibilità che a una persona vaccinata con la prima dose possa essere somministrata la seconda in vacanza – fa sapere Massimiliano Fedriga in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni –. Stiamo vedendo se è possibile ma siamo di fronte alla campagna più grande della storia dell’umanità. Molte cose si possono risolvere, altre sono molto difficili, qualche disagio può esserci". Da qui la presa di posizione della Moratti: "Noi come Regione Lombardia abbiamo vaccinato tutti coloro che lavorano nel nostro territorio. Credo che in questo momento sia auspicabile che ci sia una condivisione con le altre Regioni nel dare la stessa possibilità a chi dal territorio lombardo si deve spostare nella propria regione di domicilio o residenza, oppure nella scelta della destinazione delle vacanze". Infine il tema delle vaccinazioni in azienda: "La Regione – conclude la Moratti – sta lavorando ad un protocollo che stabilirà le modalità con cui procedere, secondo le indicazioni già date dal Governo". Bisognerà comunque aspettare il via libera di Figliuolo. "Abbiamo l’adesione di 24 sigle di associazioni datoriali. Dunque, crediamo che, quando ci verrà data la possibilità, partiremo molto rapidamente". Assolombarda, però, vorrebbe un accelerazione, come fa capire Alessandro Spada, presidente dell’associazione degli industriali. "Solo noi, come associazione, abbiamo ricevuto 400 manifestazioni di interesse da parte di grandi e medie aziende. Ci aspettiamo che Regione Lombardia mantenga gli accordi presi con il mondo delle imprese, come definito dal protocollo siglato a marzo. Si tratta – sottolinea – di un canale importante che darebbe un’accelerazione al piano vaccini".

mail giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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