Usano un jammer per rubare sulle auto: bloccati dai ghisa

Intercettati a Porta Nuova avevano nascosto il bottino da 30mila euro in un appartamento

Il bottino era in un appartamento di via Pirelli: anelli, computer portatili, caschi da moto, un kit medico e apparecchiature per foto e video. Gli agenti del Nucleo reati predatori della polizia locale ci sono arrivati a valle di un controllo casuale in piazza Gae Aulenti andato in scena mercoledì, quando hanno notato tre uomini che si aggiravano attorno alle macchine in sosta nella zona di Porta Nuova. Fermati, in due, algerini rispettivamente di 26 e 31 anni, hanno mostrato carte d’identità contraffatte, e per questo sono stati arrestati con l’accusa di possesso di documenti falsi validi per l’espatrio; il terzo, un connazionale di 40 anni, è stato fotosegnato all’Ucaf di via Custodi e denunciato a piede libero.

Addosso a uno di loro, i ghisa hanno trovato anche le chiavi di un’abitazione di via Pirelli, a poche centinaia di metri di distanza: la perquisizione ha portato al ritrovamento della refurtiva. I tre erano specializzati nei furti a bordo auto: usavano un jammer, un disturbatore di frequenza, per intercettare il segnale del telecomando dei veicoli; quando l’automobilista si allontanava convinto di aver chiuso regolarmente le portiere, i ladri entravano in azione indisturbati, con tutto il tempo a disposizione per frugare tra i sedili e nel bagagliaio. Già ieri la maggior parte degli oggetti ritrovati è stata restituita ai legittimi proprietari che avevano sporto denuncia per colpi avvenuti lo scorso fine settimana.

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