FABRIZIO PONCIROLI
Cronaca

"Io, per 50 anni l’Uomo Tigre. Che orgoglio"

Marco Bonetti è la voce del wrestler nel cartone animato cult che ha appena celebrato il mezzo secolo

Marco Bonetti

Milano, 5 novembre 2019 - Alla festa per i 50 anni dell’Uomo Tigre, Marco Bonetti è una star. Attore e doppiatore di fama, ha dato la voce a Naoto Date, l’uomo che sul ring indossava la maschera dell’Uomo Tigre. Un ruolo che ha reso il 75enne Marco Bonetti amatissimo dai fan dei cartoni animati anni ’70-’80.

Marco, che effetto le fa celebrare i 50 anni dell’Uomo Tigre? «Bellissimo. Avevo timore dei fan e di cosa mi avrebbero chiesto, invece è stato un bel tuffo nel passato. Sono passati tanti anni, eppure ho avuto la riconferma che l’Uomo Tigre è amatissimo».

Da attore a doppiatore, un salto importante a quell’epoca… «Tutta colpa di Berlusconi. A fine anni ’70 ha aperto le tv e, per riempirle, ha importato cartoon dal Giappone. Volevano attori che potessero dare un senso a quei personaggi».

E l’Uomo Tigre è un wrestler… «Mi ha stupito all’inizio, mi sembrava strano. Faceva cose assurde sul ring. Mosse incredibili. Un primo approccio forte, c’era tanto sangue. Onestamente non credevo potesse essere trasmesso. Invece l’hanno fatto e lo fanno».

Come mai hanno scelto proprio lei per dare voce a Naoto Date? «Ricordo di aver fatto vari provini. Hanno chiamato altri doppiatori ma hanno scelto me. Naoto non era un ragazzino e io avevo la voce già formata, da adulto».

Avrebbe mai immaginato la fama dell’Uomo Tigre? «Impossibile prevederlo. Facevano così tanti doppiaggi che uno valeva l’altro, da Mago Pancione a La Battaglia dei Pianeti, fino a Mimì. Sembrava uno dei tanti...».

La sua voce è ricordata da tutti i bambini di allora… «L’Uomo Tigre soffriva tanto, dovevo fare un sacco di versi quando veniva preso a botte e calci».