
La giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo è domani, ma già da ieri il centro diurno per l’autismo dell’ospedale San Paolo, in via Ovada, ha una stanza speciale dedicata alla riabilitazione di tutti i bimbi con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo: si chiama "Sensei" ed è un progetto sostenuto dall’associazione Koala, realizzato in collaborazione con un ingegnere del Politecnico di Milano, Mirko Gelsomini, e basato sul fatto che le alterazioni sensori-percettive siano tra le caratteristiche più frequenti (con una prevalenza fino all’85-90%) nei disturbi dello spettro autistico, tanto da essere incluse tra i criteri per diagnosticarli; dunque, alcune delle caratteristiche cliniche delle persone autistiche potrebbero essere dovute a esperienze sensoriali alterate.
Nello spazio multisensoriale e "multimodale" Sensei, tecnologie innovative “riconoscono” i comportamenti degli utenti (come specifici movimenti) e orchestrano effetti come luci, proiezioni, bolle o fragranze, mentre un operatore stimola i bambini con attività personalizzate, lavorando sul rinforzo sensoriale delle risposte funzionali, in un contesto di gioco.