BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Un’esperienza nel campo profughi: "Prova ad alta gradazione emotiva"

Tre giovani sotto i 28 anni affiancheranno Onu e ong per aiutare i migranti sulla rotta balcanica, in Bosnia. Il sindaco Zacchetti paga il viaggio: farà crescere i ragazzi coinvolti e attraverso loro tutta la comunità.

Un’esperienza nel campo profughi: "Prova ad alta gradazione emotiva"

Un’esperienza nel campo profughi: "Prova ad alta gradazione emotiva"

Tre under 28 a Lipa nel campo profughi della Ue sulla rotta balcanica in Bosnia-Erzegovina. Cernusco paga le borse viaggio del progetto firmato Istituto Pace Sviluppo Innovazione di Acli che farà le selezioni. Fra le prove, un’intervista e un test di inglese. Il sindaco Ermanno Zacchetti non ha dubbi: "Un’esperienza fra volontariato e formazione che farà crescere i giovani e la comunità". Per i cooperanti, una full immersion a fianco dei 59mila richiedenti asilo che battono la via del Centro Europa per lasciarsi l’inferno alle spalle. Ma anche una prova umana ad alta gradazione emotiva. "I ragazzi torneranno arricchiti sul piano personale, potranno riflettere e mettersi in gioco su una tematica delicata e drammatica – aggiunge Deborah Comito, assessore alla Cooperazione internazionale – allo stesso tempo saranno testimoni preziosi per la città. Il loro racconto servirà a gettare nuovi ponti di solidarietà verso quelle realtà più fragili, spesso troppo "lontane"".

I prescelti saranno impegnati nella struttura a 30 chilometri da Bihac inaugurata a fine 2021, "l’ultima aperta in ordine di tempo". Finanziata dall’Ue con l’aiuto dei singoli governi, è gestita dal Servizio bosniaco per gli affari esteri con l’aiuto dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, dell’Onu e delle organizzazioni non governative partner. Alcune attività potranno coinvolgere occasionalmente anche gli ospiti dei centri di Borici, a Bihac, sempre nel Cantone di Una Sana.

Prima di partire, i cooperanti torneranno fra i banchi per imparare tutto il necessario per inserirsi nelle attività gestite da esperti nel settore e del Paese. Accanto, a loro a, una volta a destinazione, ci sarà un tutor. E un aiuto psicologico "per elaborare l’esperienza accanto ai migranti, evitare il bourn-out legato allo stress da lavoro". Al rientro a casa "condivideranno tutto con la comunità".

Per candidarsi bisogna scrivere una e-mail entro il 30 aprile a ipsia@acli.it. Coerenza tra curriculum e proposta, capacità di adattarsi a situazioni difficili, disponibilità a realizzare percorsi post borsa a Cernusco e in collaborazione con l’organizzazione saranno al cuore della valutazione. Ai vincitori verrà chiesto un contributo di 250 euro, mentre tutte le altre spese saranno a carico dell’amministrazione. La partenza in due turni, a settembre-ottobre e a ottobre-novembre.