Un negozio per i clochard. Cibo e vestiti gratuiti: "Qui le persone scelgono"

In via Sammartini 126 l’accoglienza, la distribuzione dei beni e l’orientamento. Oggetti acquistati dal Comune grazie a finanziamenti europei per oltre 4 milioni.

di Marianna Vazzana

I vestiti appesi, le scarpe ordinate per colore, i biscotti sugli scaffali. Lo spazio di via Sammartini 126, accanto all’ultimo tunnel della stazione Centrale, sembra un negozio. Ed effettivamente lo è, anche se speciale: perché è dedicato ai senza dimora e perché gli oggetti sono gratis, a loro disposizione. In questo “Temporary store“ è tutto nuovo e chi entra sceglie a seconda della sua necessità e dei suoi gusti, affiancato da operatori sociali. Non solo: può anche chiedere un prodotto specifico. Insomma, non deve accontentarsi di “quel che c’è“, e questo è il valore aggiunto che restituisce dignità. Taglio del nastro ieri nello spazio di 100 metri quadri concesso in comodato da Grandi Stazioni Retail al Comune di Milano, che ospita già “Hub 126“ gestito da Fondazione Progetto Arca, per i profughi ucraini. Adesso cresce grazie allo store, che sarà aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 17.30 e martedì e giovedì dalle 9.30 alle 12.30 in autunno e in inverno. Ci sono kit di prima necessità con prodotti alimentari o per l’igiene personale, per il primo soccorso, la biancheria intima o l’abbigliamento, che verranno anche distribuiti all’aperto dalle unità di strada, ma anche quelli per la formazione e il lavoro, da assegnare a chi sta seguendo un percorso e ha bisogno di un tablet, una power bank o un modem portatile; oppure, nel caso di lavori manuali, di scarpe antinfortunistiche, gilet catarifrangenti o tute. Per chi avrà una casa ci saranno oggetti per l’arredamento.

I beni sono stati acquistati grazie a finanziamenti PO I FEAD per oltre 4 milioni di euro, ottenuti dal Comune attraverso la partecipazione a bandi europei e gestiti in partnership con Fondazione Progetto Arca, Croce Rossa italiana - comitato di Milano, Fondazione Fratelli di San Francesco, Spazio Aperto Servizi e Cooperativa sociale Comunità progetto, che si occuperanno della gestione del Temporary store e dell’accoglienza degli utenti. Più di 50 sono le persone coinvolte. I senza dimora potranno accedere spontaneamente oppure essere inviati dai partner del progetto o altri enti (per segnalare l’invio: fead@spazioapertoservizi.org). "Questo – sottolinea Lamberto Bertolè, assessore al Welfare – vuole essere un luogo di risposte tempestive, ma anche di ingaggio delle persone in condizioni di fragilità". Un luogo “temporaneo“ ma che guarda lontano.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro