"Un fenomeno odioso, peggiorato dopo il Covid"

La coordinatrice di “Avvocato di Strada“: c’è chi racconta di essere stato preso a calci da ragazzini

"Un fenomeno odioso, peggiorato dopo il Covid"

"Un fenomeno odioso, peggiorato dopo il Covid"

"Furti fra i clochard di notte mentre dormono? È un fenomeno odioso che, dal nostro punto di vista, si è esacerbato nel dopo-Covid. È sicuramente sottostimato nei numeri ufficiali, perché le vittime, se non sono stati sottratti a loro i documenti, difficilmente presentano denuncia alle forze dell’ordine. Le richieste che arrivano ai nostri sportelli sono soprattutto da parte di anziani italiani oppure stranieri di origine africana che non sanno quale sia la procedura corretta per riavere la carta di identità, il passaporto o il permesso di soggiorno. Purtroppo, per nostra esperienza, se parliamo di extracomunitari, l’iter per il rifacimento dei documenti può essere tutt’altro che semplice e i tempi di attesa possono essere annosi. Il caso limite è quello di un nostro assistito 26enne del Gambia che ha dovuto aspettare ben 4 anni" puntualizza l’avvocato Agostina Stano, 37 anni e coordinatore dell’organizzazione di volontariato “Avvocato di Strada“ che dal 2009 offre assistenza legale gratuita ai senza fissa dimora, attraverso tre sportelli (via Hoepli, via Padova, via Pucci) in cui si alternano una sessantina di avvocati. Avvocato Stano, dalla sua esperienza quali sono le zone in cui i senza dimora sono più bersagliati da ladri? "Direi il centro storico, l’area dei portici fra piazza Duomo e corso Vittorio Emanuele II, via Dante. Ci sono però due fenomeni distinti: da un lato quello di disperati che rubano ad altri disperati e dall’altro l’azione di baby gang, formate da italiani e stranieri, che di sera aggrediscono i senza dimora senza alcuna ragione. Questi giovanissimi, spesso alterati da alcol o droghe, iniziano a “punzecchiarli“ con le offese o infastidendo il loro cane, poi passano agli sputi e si spingono a commettere furti, realizzati col solo intento di procurare un disagio. Non manca purtroppo neppure la violenza: c’è chi racconta di essere stato colpito da calci".A.L.

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