Ucraina, arrivati 12mila profughi

Accoglienza, dodici accordi con 53 Comuni coinvolti. Saccone: "Straordinaria. risposta del territorio"

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Sono più di 12mila i profughi che hanno trovato ospitalità tra Milano e hinterland negli ultimi due mesi, dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito del presidente russo Vladimir Putin. Ieri mattina il prefetto Renato Saccone (nella foto) ha incontrato a Palazzo Diotti i sindaci dei Comuni capofila che hanno sottoscritto gli accordi di collaborazione per l’accoglienza diffusa: a oggi ne sono stati firmati dodici (con il coinvolgimento complessivo di 53 realtà locali), e a breve arriverà il tredicesimo. Ai primi cittadini è andato il ringraziamento di Saccone: "Si tratta di una risposta straordinaria del territorio, sensibile e concreto nel dare solidarietà". Al momento, sono 774 i profughi ucraini ospitati nei centri d’accoglienza straordinaria: si tratta in gran parte di donne e bambini. Gli accordi di collaborazione hanno consentito di attivare 456 posti, con altri 500 pronti nelle prossime settimane. "Particolare significato tra le sistemazioni utilizzate – chiosa una nota di corso Monforte – assumono i centri di accoglienza attivati nei beni confiscati, come già è stato fatto a Rescaldina e a breve a Cusago, Nerviano e San Vittore Olona".

A proposito di profughi ucraini, ieri i legali dell’associazione di volontariato "Avvocati per Niente" hanno offerto il loro aiuto "alle famiglie ucraine che stanno venendo in città". "Oggi, al fianco dell’Ordine degli avvocati di Milano, desideriamo far giungere con forza la nostra richiesta di verità e giustizia. Solo così può terminare una guerra", ha spiegato il presidente Antonio Papi Rossi durante il sit-in silenzioso davanti al Palazzo di Giustizia.

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