
Andrea Astori responsabile di Milano City Sightseeing
Milano - Arrivano dalla Colombia per ammirare l’arte italiana, dall’Austria per vedere giocare il Milan e dal Canada per il loro viaggio di nozze posticipato due anni causa pandemia. Storie di turisti in giro a Milano a bordo dell’autobus scoperto a due piani di Milano City Sightseeing. Per la prima corsa alle dieci ieri una cinquantina di passeggeri si sono complessivamente accomodati sul mezzo della linea "storica" Rossa per ammirare le principali attrazioni cittadine, fra il Castello Sforzesco e il Duomo, passando per Santa Maria delle Grazie e il Teatro alla Scala.
La primavera del 2022 è sotto il segno della ripartenza per i caratteristici autobus turistici dalla livrea rossa che percorrono 4 linee (c’è anche la Linea Blu o moderna, la Gialla sui Navigli e la Verde "sportiva") coprendo una quarantina di fermate da cui si può salire o scendere liberamente con un solo biglietto giornaliero. "Nell’ultima settimana per fronteggiare il forte aumento delle richieste (+25%) abbiamo dovuto integrare la flotta, aggiungendo al servizio un altro bus, il sesto. L’effetto depressivo della guerra ucraina finora non lo abbiamo avvertito", spiega Andrea Astori, responsabile operativo per conto del gruppo Zani Viaggi di Milano City Sightseeing.
Qualche numero: al momento circolano sei autobus a due piani, con una media di 350 passeggeri al giorno. L’80% della clientela è straniera "in questo periodo soprattutto spagnoli, francesi e tedeschi. C’è anche una discreta presenza dal mercato del Nord e Sud America". Assenti i russi e i cinesi. Nel 2019 i mezzi in servizio ogni giorno erano otto/nove con una media giornaliera di oltre seicento turisti. C’è ancora del terreno da recuperare ma Astori vede il bicchiere mezzo pieno: "Nel 2020 è stato un disastro, siamo stati praticamente fermi tranne un breve periodo in estate. Nel 2021 abbiamo lavorato da giugno ma erano in servizio solo 3 bus" racconta. Fra i viaggiatori sul bus dalla livrea rossa ieri mattina c’era Wesfia Hussein, giunta dal Canada col marito: "Due anni fa ci siamo sposati, saremmo dovuti partire subito dopo per l’Europa per il nostro viaggio di nozze ma è scoppiato il Covid. Abbiamo dovuto aspettare due anni per poter viaggiare. A Milano staremo solo due giorni, poi andremo a Roma e sulla costiera amalfitana".
Resterà una settimana nella metropoli lombarda Monica Bigliamiso, 31enne della Colombia: "Sono innamorata della cultura e approfitterò per visitare i principali musei. Ho già in tasca il biglietto per L’ultima cena, prenotato con largo anticipo. Lo shopping invece non m’interessa". Adora l’arte italiana anche Katherine Testu, 50enne dalla Francia. "L’unica città che mi mancava da visitare per completare il Grand Tour in Italia era Milano". Kristen Solda, 28enne dall’Austria, è qui per ragioni calcistiche: è venuta a vedere col marito la partita Milan-Genoa. Della pandemia non vuole neppure sentire parlare: "È tempo di tornare a vivere" incalza.