"Tuffi selvaggi": Adda nel mirino

Le temperature africane fanno temere un vero e proprio assalto oggi e domani. Rafforzati i controlli

Forze dell’ordine e protezione civile pattugliano le sponde dell’Adda

Forze dell’ordine e protezione civile pattugliano le sponde dell’Adda

Trezzo sull'Adda (Milano) - Il caldo africano non dà tregua, pienone sulle spiagge dell’Adda, da Trezzo a Cassano, scattano le pattuglie contro il tuffo selvaggio. Oggi e domani i carabinieri di Pioltello saranno sulle sponde per evitare che la gita si trasformi in tragedia. Una necessità, dopo tre morti e una stagione che non è ancora a metà. Oggi pomeriggio a Bernareggio, in Brianza, sarà tributato l’ultimo saluto a Walter Presezzi, il pensionato ripescato a Trezzo lunedì e sparito nelle acque del fiume dopo aver tentato di riacciuffare il cesto con i pesci che gli era scappato di mano. Un’azione istintiva che ha finito per tradire anche lui, profondo conoscitore delle acque, vicino alle quali era nato 69 anni fa. La cappa di lutto che avvolge tutto e tutti dopo ogni vittima però non è servita a scongiurare altre croci.

Troppo forte il richiamo di un po’ di frescura in giornate in cui non si respira, con la colonnina di mercurio impazzita, per non cedere alla tentazione. Contro la quale i Comuni rivieraschi hanno ingaggiato una lotta senza quartiere e le forze dell’ordine sono in prima linea. "Ma la repressione da sola non basta", un’idea sposata da tutte le amministrazioni, che da anni hanno costellato le sponde di cartelli con il divieto di balneazione. Ma neppure l’avviso di pericolo in tutte le lingue ha funzionato. A rischio sono soprattutto gli stranieri e in genere le persone che non conoscono bene la zona e che quindi ignorano le trappole che si nascondono dietro la calma apparente dell’acqua. Le temperature freddissime e i gorghi vincono qualsiasi resistenza, anche quella di nuotatori provetti.

Si punta dunque su un mix di controlli ed educazione, la presenza nel weekend delle divise sarà un deterrente, ma i timori legati ai grandi numeri sono tanti. Fra crisi economica, precariato e prezzi alle stelle sempre più famiglie rinunciano a una vacanza lontano da casa e scelgono le gite mordi e fuggi alla portata di bilanci domestici risicati. E l’illusione di trovarsi su una vera battigia può giocare brutti scherzi. Ne sa qualcosa la vedova di Saliou Dieng, il 36enne di Brugherio affogato a pochi metri da qui mentre faceva il bagno, due settimane fa. Dopo alcune bracciate ha cominciato ad annaspare fino a essere inghiottito dalla corrente sotto gli occhi terrorizzati della moglie. Stesso destino per il pescatore 77enne di Vaprio Pietro Fumagalli scivolato dalla carrozzina motorizzata dalla quale lanciava sempre l’amo.

 

 

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