CLAUDIA CANGEMI
Cronaca

Truffata e derubata degli ori "Un’esperienza sconvolgente Non voglio che accada ad altri"

Maria, 75enne aresina, racconta il raggiro di cui è stata vittima insieme a un’amica vicina di casa "Si sono finti tecnico dell’acqua e vigile. È gente molto abile: mi raccomando, fate attenzione".

di Claudia Cangemi

"Mi ripeto che non è successo niente di troppo grave, non mi è stata usata violenza fisica e ciò che mi è stato portato via ha un valore soprattutto affettivo. Eppure ciò che è accaduto questa mattina mi ha sconvolto e turbato profondamente. Per questo ho deciso di scriverne su Facebook, per avvisare i miei concittadini e forse impedire che qualcun altro possa essere raggirato". L’emozione di Maria D., 75 anni, traspare dalla voce mentre racconta il tranello di cui lei, persona colta e consapevole, è stata vittima.

"Erano le 10 quando qualcuno ha suonato alla porta. Ho aperto pensando fosse la mia vicina, che la mattina tornando con la spesa passa a volte a scambiare due chiacchiere. In effetti la mia vicina c’era, ma era accompagnata da un uomo in tuta beige e con una mascherina sul volto. L’uomo ha dichiarato di essere un tecnico della TermoTecnica e di essere passato a controllare la qualità dell’acqua, perché si erano verificati dei problemi. Subito dopo ha aggiunto però che nel condominio erano stati trovati tre zingari che avevano appena compiuto furti negli appartamenti. La mia vicina mi ha confermato che erano stati in casa sua e avevano messo a soqquadro la camera da letto". Maria ha replicato che da lei non era entrato nessuno, ma a quel punto "è arrivato un altro uomo con la divisa da agente della polizia locale che mi ha anche mostrato un tesserino". Il “vigile“ ha confermato la presenza nel palazzo di una banda di ladri.

"Sono andata in camera da letto e ho mostrato ai due uomini che sul comò c’era una catenina d’oro. Ho pensato di metterla a posto e ho aperto un cassetto dove tengo appunto le mie piccole gioie per riporre la catenina. Subito dopo sono uscita dalla camera insieme ai due e li ho accompagnati alla porta, ma evidentemente il falso tecnico è riuscito a svuotare il cassetto. L’agente ha suggerito di andare dalla vicina di sopra a chiederle se i ladri erano entrati anche da lei, e mentre loro salivano per le scale io ho preso l’ascensore. Quando sono arrivata al terzo piano però non c’era più nessuno. Allora ho capito di essere stata truffata e ho chiamato i carabinieri, ma era ormai troppo tardi".

Parlando con le due vicine, Maria ha poi capito come avevano raggirato anche lei: il falso tecnino aveva visto l’amica dirimpettaia arrivare con la spesa e si era offerto di aiutarla. Appena la donna era entrata in cucina per riporre la spesa, l’uomo si era intrufolato nella camera cercando senza successo soldi e preziosi. Per giustificare il disordine aveva poi inventato il furto degli zingari. "Anche la mia vicina è rimasta sconvolta e continua a piangere. Si tratta di persone molto abili, ti fanno pressione e ti mandano in confusione. Spero davvero che raccontare questa brutta esperienza possa essere utile a risparmiarla a qualcun altro".