Truffa dei diamanti, nuovo capitolo: sequestrati 34 milioni ad una holding finanziaria

L'operazione, effettuata dalla Finanza e coordinata dalla Procura, si inserisce nell'operazione Crazy Diamond. Decine di migliaia i risparmiatori truffati

Le indagini eseguite dalla guardia di finanza

Le indagini eseguite dalla guardia di finanza

Milano, 16 gennaio 2020 - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno proceduto al sequestro di quote societarie e attività finanziarie nei confronti di una holding finanziaria e di società di distribuzione di diamanti, per un controvalore di circa 34 milioni di euro.

L'operazione si inserisce nell'ambito dell'inchiesta "Crazy Diamond", coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, che aveva consentito di pervenire, nel febbraio 2019, all'emissione di un provvedimento di sequestro di beni per oltre 700 milioni di euro. Nell' ottobre scorso, inoltre, è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 87 persone fisiche e 7 persone giuridiche, tra cui 5 noti istituti di credito, a vario titolo coinvolte in condotte di truffa aggravata, auto-riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza e corruzione tra privati.

"Nel corso dell'indagine - spiegano i finanzieri - veniva accertata la commissione di una truffa, di ampia portata, ai danni di decine di migliaia di risparmiatori, da parte di società che, attraverso il sistema bancario, promuovevano e vendevano diamanti a prezzi notevolmente superiori rispetto al valore valore effettivo, paventando agli investitori rendimenti irrealistici ed applicando loro esorbitanti provvigioni".

Gli ulteriori accertamenti, condotti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, hanno permesso di accertare la riconducibilità della titolarità delle partecipazioni della holding finanziaria, formalmente intestate ai familiari, ad uno dei principali indagati, al fine di ostacolare l'identificazione della provenienza dei proventi derivanti dalla citata truffa. Le attività di sequestro sono state effettuate a Milano, Roma ed Ancona.

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