Truffa dei diamanti, bloccati 3 milioni

Sequestrati conti correnti e valori finanziari

Guardia di finanza

Guardia di finanza

Milano, 27 giugno 2019 - Truffa dei diamanti, sequestrati conti correnti e valori finanziari per quasi 3 milioni e mezzo. I militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf li hanno bloccati - per ordine della Sezione misure di prevenzione del tribunale milanese, presieduta da Fabio Roia - agli eredi dell’imprenditore Claudio Giacobazzi, che era amministratore delegato della Intermarket Diamond Business (Idb) morto suicida nel maggio 2018.

È una delle due società coinvolte nella maxi truffa da centinaia di milioni di euro ai danni di risparmiatori, investitori ma anche clienti vip, come Vasco Rossi, per diamanti venduti a prezzi gonfiati rispetto al loro valore reale. Il sequestro di conti correnti e strumenti finanziari, che è andato a colpire gli eredi di Giacobazzi, è stato richiesto dai pm Giovanna Cavalleri e Cristiana Roveda, coordinate dall’aggiunto Alessandra Dolci e titolari di un’altra indagine sul caso diamanti, quella con al centro un sistema messo in piedi per cercare di appropriarsi del patrimonio milionario di Antinea Massetti De Rico, fondatrice di Idb.

La misura di prevenzione si ricollegata ad entrambe le inchieste. Quella coordinata dal pm Grazia Colacicco, che lo scorso febbraio portò ad un maxi sequestro, anche a carico di 5 banche, da oltre 700 milioni per una truffa sui preziosi presentati come «investimento» mentre valevano fino all’80% in meno di quanto i clienti li pagavano. Vicenda che ha visto tra i truffati diversi vip come Vasco Rossi, Federica Panicucci, Simona Tagli e l’industriale Diana Bracco. E poi l’altra indagine sul sistema architettato per appropriarsi del patrimonio milionario di Antinea Massetti De Rico, ex collaboratrice di Michele Sindona e fondatrice di Idb, rimasta in coma per sei anni, e del secondo marito con problemi cognitivi Richard Edward Hile, morti entrambi nel 2017. Nei giorni scorsi, in questo secondo procedimento otto persone sono state mandate a processo con le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere, circonvenzione di incapace, falso, peculato e sequestro di persona.

Tra gli imputati figura anche Andrea Giacobazzi, figlio di Claudio che era anche amministratore di sostegno di Antinea (in stato vegetativo dal 2011). La misura di prevenzione, basata sulla «pericolosità sociale» dell’ex ad di Idb sia per i fatti ai danni di De Rico e Hile che per la truffa sui diamanti, è andata a colpire il patrimonio degli eredi dell’imprenditore. Secondo il tribunale, Giacobazzi viveva anche grazie a «proventi di attività delittuosa».

 

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