
di Francesca Grillo
Le polemiche non sono mai nuove quando vengono emanate certe ordinanze, come quella siglata dal sindaco di centro sinistra Rino Pruiti, che vieta di giocare a basket nei campetti di via Marsala e via Mulino.
Stop ai tiri a canestro dalle 22 alle 10 del mattino. Chi viene beccato a infrangere la nuova regola, si becca una sanzione che arriva a 500 euro.
Il sindaco lo definisce un atto necessario per tutelare la quiete pubblica: sono diversi gli abitanti che lamentano la presenza soprattutto di ragazzi che fino a tarda notte giocano a basket nei nuovissimi playground, togliendo loro il sonno.
"L’attività sportiva e ludica non deve creare disturbo alla quiete – sottolinea il sindaco –, abbiamo quindi ritenuto doveroso stabilire degli orari. Confidiamo nel buon senso: l’obiettivo non è sanzionare i ragazzi".
Decisioni del genere hanno sollevato polemiche anche in altre zone d’Italia. A Palermo, lo scorso anno, il giudice ha dato ragione ai condomini di un palazzo che lamentavano troppo frastuono: vietato giocare nel campo dell’oratorio.
Polemiche anche a Venezia, dove una delibera vietava il gioco ai bambini tranne nei campi autorizzati, perché "troppo rumorosi". Coprifuoco per i cestisti anche a Perugia, con l’utilizzo del campo di basket solo in certi orari.
A Buccinasco, da una parte i residenti sono contenti della ritrovata pace serale, dall’altra, ci sono i ragazzi che pensavano "di usare i nuovi campi almeno fino a mezzanotte d’estate – allarga le braccia un gruppetto di giovani cestisti – non c’è molto da fare per chi rimane in città e fare due tiri a canestro non ci sembrava potesse arrecare tanto fastidio. Dovremo andare a giocare in un altro campetto".
Dalla loro parte anche i genitori dei ragazzini che frequentano le associazioni di basket del territorio. Loro chiedono, invece, di anticipare l’orario di gioco almeno alle 9 del mattino: "Eravamo contenti per questi nuovi campi. Bisogna tenere conto, poi, che le scuole sono chiuse, quindi si tratta solamente del periodo estivo: da settembre i ragazzi saranno impegnati con la scuola, lasciamoli giocare almeno in questi giorni".
Parlano anche alcuni genitori e giocatori dei Bionics, la squadra di basket cittadina: "Regolamentare gli orari è un modo per giocare rispettando il prossimo: è anche il principio della nostra disciplina. Le limitazioni non sono così pesanti".