REDAZIONE MILANO

Tribunale, processi selezionati per limitare le presenze a Palazzo

Il provvedimento deciso ieri fissa alcuni paletti all’attività giudiziaria. E spuntano le “priorità’’

di Massimiliano Mingoia

Più di prima, peggio di prima. In un mese i positivi da coronavirus tra i detenuti lombardi e milanesi sono decuplicati da 15 a 156. Un ritmo di crescita molto simile a quello registrato fuori dalle strutture penitenziarie da inizio ottobre ad oggi, ma ancor più serrato rispetto a quello di marzo e aprile.

È preoccupante la situazione nelle carceri, in primis nelle strutture milanesi di San Vittore, Bollate e Opera. Durante la sottocommissione Carceri del Comune di ieri, alcuni relatori hanno fornito dati allarmanti alla presidente Anita Pirovano (Milano Progressista). Pietro Buffa, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria lombarda, racconta: "Noi al 7 novembre abbiamo nelle carceri lombarde 510 persone isolate e 156 positivi, di cui 151 non necessitano di cure ospedaliere e sono quindi ricoverati in strutture interne mentre cinque persone sono ricoverate negli ospedali". Buffa, subito dopo, segnala la crescita esponenziale dei contagi: "La progressione è molto veloce, lo dicono i dati: il 5 ottobre c’erano 7 positivi, il 7 ottobre erano 14, il 22 ottobre erano 28, il 26 erano 55, che quatto giorni dopo sono diventati 110. Il 9 ottobre, un mese fa, c’erano 15 detenuti positivi, oggi sono 151 quelli che non sono in ospedale. Dieci volte tanto. La situazione è diversa da marzo, quando avevamo 41 positivi nel giorno peggiore. Oggi il numero è quattro volte tanto".

Non è finita. Il garante dei diritti dei detenuti del Comune, Francesco Maisto, in commissione ha sottolineato che "la concentrazione maggiore della criticità è nel nostro territorio, con 47 positivi al Covid a Bollate, 82 a San Vittore e 4 a Opera, di cui 3 in ospedale". Attenzione, però. Maisto precisa che le strutture citate non devono essere considerate dei focolai di contagio, "perché a Bollate e San Vittore vengono mandati detenuti positivi da altre carceri". Il garante, già lo scorso 4 novembre, con una lettera indirizzata a tutte le autorità preposte, aveva denunciato il problema sovraffollamento delle carceri: "Al 30 ottobre si registrano 356 detenuti in isolamento sanitario e 81 agenti “allontanati’’ per Covid. A fronte di 2.900 posti nei tre istituti, si registrano 3.378 presenze". Un tema ripreso ieri da Buffa: "In Lombardia ci sono 300 persone che sono fuori dalla capienza regolamentare. Con 4.324 camere a fronte di 6.156 detenuti e sappiamo che l’isolamento avviene solo uno a uno"

La Pirovano, alla fine della commissione, sottolinea: "Anche nella seconda ondata quella nelle carceri si conferma un’emergenza nell’emergenza. In istituti di nuovo sovraffollati il virus corre veloce come ci confermano i preoccupanti dati dei contagi. È necessario e urgente lavorare sulla differimento delle pene che spesso risalgono a reati comunque antichi e puntare sulle pene alternative alla detenzione. Ci impegneremo perché il dl 137 in Parlamento venga emendato in questa direzione".