MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Triangolo dello spaccio a Rogoredo. Continua l’invasione degli invisibili

Boschetto, ferrovia e raccordo dell’A1: sbandati che attraversano fra le auto, ieri l’ultimo grave episodio

Triangolo dello spaccio a Rogoredo. Continua l’invasione degli invisibili

Triangolo dello spaccio a Rogoredo. Continua l’invasione degli invisibili

Prosegue l’invasione degli invisibili nel triangolo dello spaccio: boschetto di Rogoredo, ferrovia e autostrada. Ieri mattina in orario di punta, erano da poco passate le 8.30, sul tratto di raccordo autostradale della A1- quello che collega alla tangenziale est - un uomo sui quarant’anni ha rischiato di essere investito dalle auto e dai camion in transito. Ha attraversato le carreggiate per raggiungere poi la campagna e da qui la strada ferrata che porta a Rogoredo. L’uomo che ha attraversato la strada è uno dei tanti che vivono ai margini delle carreggiate del raccordo della A1. In particolare nei pressi di un’area di servizio, su un terreno dove un tempo sorgeva un fast food, sotto un ponte ci sono alcune tende. Qui vivono alcuni senza tetto che per muoversi devono inevitabilmente attraversare la sede autostradale. Inutili le reti di recinzione poste negli scorsi anni e gli sgomberi sempre più frequenti. Ogni giorno transitare su quel tratto di autostrada è un rischio anche per automobilisti e camionisti. "Ogni mattina li vediamo spuntare dalle siepi dietro il guard-rail con zaini e borse al seguito, scavalcano e attraversano la carreggiata - racconta un operaio di un cantiere a ridosso della sede stradale - la fanno ad ogni ora del giorno, la mattina e la sera. Non ascoltano nessuno anche se gli dici di non farlo".

Ieri mattina si è sforato il tamponamento a catena quando lo sconosciuto ha attraversato la strada. Praticamente ogni mattina le radio di servizio come Isoradio avvertono gli ascoltatori della presenza di pendoni ma questo non impedisce drammi come già più volte in passato si sono verificati. Un triangolo quello che va dal boschetto di Rogoredo, alla ferrovia e dalla ferrovia al raccordo della A1 (nei pressi dell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio del Milan), ad alto rischio a causa della presenza di spacciatori e disagiati. E iniziano ad essere tanti anche coloro che hanno perso la vita. Martedì un uomo di 60 anni è rimasto gravemente ferito dopo essere stato urtato da un treno, poco dopo le 17 a San Donato Milanese. Incidente che ha comportato lo stop alla circolazione dei treni tra Rogoredo, San Donato e Melegnano e ritardi di due ore per i treni Alta Velocità. Solo lo scorso anno sono state almeno sei le vittime di persone arrotate sulle linee che vanno verso Pavia o Melegnano e partono da Rogoredo.

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