REDAZIONE MILANO

Video satirico, Trenord chiede i danni al comitato pendolari: il caso approda in Regione

L'azienda di trasporti chiede 10mila euro per diffamazione e violazione del diritto d'autore

Pendolari della linea Milano-Mortara

Milano, 1 febbraio 2021 - L'associazione pendolari pubblica un video ironico su Trenord e l'azienda di traporti, ritenendolo diffamatorio, chiede 10mila euro di danni. Nel mirino di Trenord è finita l'associazione pendolari MiMoAl che rappresenta i viaggiatori della Milano-Mortara-Alessandria, una delle linee più critiche della rete.

Il video, una parodia di quello ufficiale di Trenord diffuso in occasione delle festività natalizie, è stato presto rimosso dalla rete ma al sodalizio è comunque arrivata uan richiesta di risarcimento danni per diffamazione e anche per violazione del diritto d'autore. "Noi non abbiamo mai voluto diffamare Trenord - commenta MiMoAl in una lettera aperta - solo ci sembrava alquanto improbabile che un pendolare potesse sentire verso Trenord la stessa ammirazione che ha verso Babbo Natale. Abbiamo risposto in punta di diritto, ma ora vorremmo mettere a conoscenza del pubblico la nostra buonafede e il fastidio di Trenord verso il sarcasmo”. Dal cantro suo Trenord replica in una nota: "Liberi di criticare sempre, non di sovrascrivere il testo di uno scrittore, docente di letteratura italiana, e di sfregiare una sequenza di immagini d'autore. Questa non è critica, bensì prevaricazione volutamente violenta e manipolazione tesa ad alterare il significato del messaggio. Oltre che violazione del diritto d’autore".

La vicenda è arrivata fino al Pirellone, con il il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati che chiede un intervento di Claudia Maria Terzi, assessora alle Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia.  "Siamo all'assurdo - commenta Bussolati - Trenord, non paga di fornire ogni giorno un pessimo servizio come denunciato in tante occasioni, pretende di vietare il diritto di satira. E' la prima volta che una società di trasporti chiede soldi di risarcimento ai propri utenti perché osano metterne in discussione il servizio". Anche il Movimento 5 Stelle si schiera al fianco dei pendolari, chiedendo un intervento dell'assessora Terzi. “E' una vergogna che Trenord se la prenda con i pendolari che sono i veri danneggiati - dichiara il consigiere Simone Verni - qui gli unici ad essere offesi sono le migliaia di viaggiatori che vengono lasciati a piedi o arrivano in ritardo ogni giorno. Trenord si preoccupi di garantire un servizio di qualità, piuttosto che continuare a infierire sui pendolari che hanno subìto un taglio drastico delle corse e quotidiani ritardi e cancellazioni. Viviamo in un mondo all’incontrario nel quale chi subisce dei danni deve risarcire".