Mancato funzionamento del semaforo rosso. È questa la causa all’origine del deragliamento del treno passeggeri di venerdì nei pressi della stazione di Greco. Stando ai primi accertamenti effettuati nell’ambito dell’inchiesta della Procura e della Polfer, che hanno acquisito il video dello schianto con il container ripreso dalla cabina del treno, all’origine del disastro c’è appunto la mancata accensione del segnale di stop del semaforo.
In base alle ricostruzioni dell’incidente, tre sono stati i convogli coinvolti: due merci e un passeggeri di Trenord. È stato appurato che quella mattina, poco prima dell’impatto, un treno merci era fermo in uno svincolo nei pressi della stazione di Greco Pirelli, all’altezza di via Pallanza, con la coda che fuoriusciva dal binario e invadeva quello accanto. A quel punto sarebbe dovuto scattare il semaforo rosso per gli altri treni in arrivo, in attesa che il cargo venisse riposizionato. Così non è stato e il conviglio fermo sui binari è stato colpito da un altro cargo in arrivo. Questo primo impatto ha causato la caduta di due container che hanno invaso il binario delle linee riservate ai treni passeggeri poco dopo una curva. Alcuni istanti dopo è arrivato sul punto il regionale 2411 Milano-Domodossola che ha impattato contro l’ostacolo sui binari. Solo la prontezza del macchinista, che ha frenato in tempo, ha evitato conseguenze peggiori.
Il rosso, stando alle verifiche effettuate, non si è attivato e per questo il secondo
treno merci ha trovato il segnale di via libera. Gli investigatori dovranno capire ora che genere di problema tecnico si sia verificato. Per questo ieri, dopo un vertice con gli investigatori, i pm Luigi Luzi e Maura Ripamonti, nel fascicolo per disastro ferroviario colposo e lesioni, hanno disposto una consulenza, con termine di 90 giorni, affidata all’ingegnere Roberto Lucani, che si è occupato anche del disastro ferroviario di Pioltello del 2018 con tre morti, e ad un altro esperto di segnalamenti ferroviari.