Tremila scienziati indagano sul futuro del lavoro

A Milano oltre 3000 studiosi internazionali discutono del futuro del lavoro, focalizzandosi su digitale, genere e sostenibilità. Si analizza l'impatto dell'intelligenza artificiale sulle organizzazioni e si cerca di evitare conflitti sociali. Emergono temi come lavoro etico, inclusione e solidarietà aziendale. La ricerca si concentra anche su disabilità, carriere e mobilità sociale.

Tremila scienziati indagano sul futuro del lavoro

Tremila scienziati indagano sul futuro del lavoro

Oltre tremila studiosi in Scienze economico-sociali provenienti da 100 Paesi si sono dati appuntamento a Milano, all’università Bicocca, per discutere del futuro del lavoro. “Crossroads for Organizations: Time, Space and People” il titolo della tre giorni promossa da Egos - European Group for Organisational Studies. La “tappa“ milanese coincide con i cinquant’anni dell’associazione accademica di studi organizzativi. "Alla prima edizione di Egos Colloquium hanno partecipato 50 studiosi, oggi siamo più di 2.500 – spiega il professore Adriano Solidoro –. Sono aumentati i Paesi coinvolti e il numero di ricerche presentate. E sono aumentate anche le studiose donne: abbiamo raggiunto la parità di genere". Dal flashmob di giovedì a ieri pomeriggio sono state presentate duemila ricerche. "Abbiamo analizzato le parole più ricorrenti – sottolinea il professore –: emergono il tema del digitale, del genere, della sostenibilità. In particolare c’è un filone di ricerca che sta indagando su come arriveranno a collaborare umani e non umani e sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle organizzazioni".

Cosa ne facciamo di questa tecnologia super-potente? Quale sarà l’impatto? "Creerà nuovi posti di lavoro, ma ne sostituirà anche altri – continua Solidoro –: si sta cercando di capire come non esacerbare il conflitto sociale". Sotto la lente il tema del lavoro etico e il nodo delle dimissioni nel mondo del lavoro. "I dati italiani ci dicono anche che quando si trova un lavoro nuovo la maggior parte vorrebbe tornare indietro – prosegue il professore –: il tema è costruire il senso. Un altro aspetto centrale è l’impatto positivo che possono avere le aziende per la sostenibilità e l’inclusione, evitando sia solo greenwashing o ethics washing". Sono state analizzate anche iniziative di solidarietà che fanno scuola: come le aziende che pagano le ore di volontariato dei dipendenti. "C’è molto da fare e da studiare anche sul tema della disabilità e del cambio di lavoro con una carriera già alle spalle: sarà sempre più centrale con l’allungarsi dell’età lavorativa". Altra ricerca cruciale: "Come sbloccare l’ascensore sociale".

Si.Ba.