
Emiliana Folitto e Marco Forlano
Milano, 30 ottobre 2020 - "Abbiamo appreso della condanna dell'automobilista che ha patteggiato la pena e che con una serie di attenuanti si è visto comminare una pena di due anni di reclusione. Rispettiamo la sentenza dei giudici, come è doveroso per tutti, ma facciamo fatica ad accettarla. Non è possibile che nel nostro sistema giudiziario il danneggiamento rischia di essere punito in maniera più grave di un omicidio stradale".
A parlare sono i sindaci di San Salvo, Tiziana Magnacca, e di Fresagrandinaria, i due paesi in provincia di Chieti di cui erano originari Emiliana Colitto (29) e Marco Forlano (23), travolti e uccisi nel settembre del 2018 in viale Bezzi a Milano mentre viaggiavano in sella a una moto. Secondo i due sindaci, "occorrerebbe al più presto una ridefinizione normativa che alzi la soglia della pena base per questo reato. Per questo - sottolineano - possiamo comprendere lo sgomento delle famiglie per una sentenza difficile da accettare, dove la pena è del tutto sproporzionata rispetto ad un reato che ha spezzato la vita di due giovani ragazzi. Siamo vicini ai genitori e ai familiari di Emiliana e Marco, due famiglie distrutte da un dolore inconsolabile per avere perso due giovani con la prospettiva di una lunga vita".