
A fronte di un peggioramento dell’emergenza coronavirus, che richiede l’attivazione di nuovi servizi, i consiglieri dei gruppi consiliari di minoranza (Pd, Sinistra, Cinque Stelle, Il Gabbiano e Viva Corbetta) hanno avanzato alla Regione e al Comune una serie di richieste mirate a soddisfare alle esigenze della popolazione.
In primo luogo si chiede la riapertura dell’ex Rsa di via don Felice Cozzi, attualmente inutilizzata, al fine di riconvertire la struttura in Covid hotel. "Una misura – spiegano – volta ad alleggerire la pressione che grava sugli ospedali della zona e in particolare sull’ospedale Fornaroli di Magenta, dove al momento ci sono sei reparti attivi per il trattamento di pazienti positivi al coronavirus ma con decine di persone purtroppo ancora in attesa di un ricovero". L’ipotesi, già segnalata anche dall’amministrazione nei mesi scorsi, al momento però è stata scartata dalla Regione per mancanza di finanziamenti necessari alla riattivazione: la Regione punta a soluzioni "pronte" come gli alberghi. Le altre richieste sono relative ad una zona Drive Through (ipotesi sostenuta anche dalla Lega Nord) in piazza delle Giostre al fine di consentire una più facile esecuzione del tampone oro-faringeonasale alla cittadinanza e favorire così il decongestionamento dei poli ospedalieri.
"È fondamentale che la Regione attivi a Corbetta di un’apposita Unità speciale di continuità assistenziale (le cosiddette Usca), con l’obiettivo di assistere a domicilio quei pazienti risultati positivi al Sars-CoV-2 che non necessitano però di un ricovero in ospedale. Nel caso non fosse possibile istituire l’Usca riteniamo necessaria l’attivazione di un servizio analogo tramite la riconversione del progetto comunale dell’Infermiere di quartiere, predisponendolo all’offerta dei servizi infermieristici per le persone in quarantena in modalità gratuita". G.Ch.