Trasporti pubblici: Milano Next, ai sindacati 3 garanzie

Un incontro di poco più di due ore, durante il quale sono state scandite tre rassicurazioni

 Arrigo Giana, direttore generale di Atm

Arrigo Giana, direttore generale di Atm

Milano, 5 giugno 2019 - Un incontro di poco più di due ore, iniziato nel tardo pomeriggio e conclusosi nella prima serata di ieri. Un incontro nel quale sono state scandite tre rassicurazioni. A scandirle è stato Arrigo Giana, direttore generale di Atm. E a chiederle sono stati i rappresentanti dei sindacati dei Trasporti. L’uno e gli altri seduti intorno allo stesso tavolo per discutere per la prima volta di “Milano Next” la nuova società del trasporto pubblico locale che la stessa Atm ha in animo di creare insieme ad A2A Smart City Spa, Busitalia (società controllata dal Gruppo Ferrovie dello Stato), Hitachi Rail Sts, Commscon Italia e IGPDecaux.

Come riportato nei giorni scorsi, l’appena citato raggruppamento di imprese ha inviato una lettera sia al Comune sia all’“Agenzia del trasporto pubblico locale del bacino di Milano, Monza, Lodi e Pavia” con la quale fa sapere di voler prendere in gestione il servizio dei mezzi pubblici per 15 anni attraverso lo strumento del project financing. Vale a dire: sarebbero le stesse imprese ad anticipare il denaro necessario per investire sulla rete per poi rientrare dalla spesa attraverso le entrate tariffarie ed extratariffarie garantite dalla gestione del servizio. Una proposta che ha un orizzonte preciso: la gara per la riassegnazione del servizio dei mezzi pubblici che il Comune di Milano e l’Agenzia di bacino dovranno affidare entro ottobre del 2020.

Nella lettera le 6 società chiedono che la loro proposta possa diventare la base di partenza di quella gara e che a loro sia garantito un diritto di prelazione, richieste assecondate dal nuovo Codice degli appalti. In questo contesto, i sindacati ieri hanno ottenuto da Giana tre rassicurazione, come si anticipava. La prima: il perimetro di attività di Atm non diminuirà nel caso in cui Milano Next dovesse diventare realtà, anzi potrebbe espandersi. Una rassicurazione che può essere detta anche così: la presenza di Busitalia non comporterà limitazioni del raggio d’azione di Atm perché ognuna delle 6 società avrà ruoli e competenze chiare e distinte. La seconda: il modello proposto a Comune e Agenzia del Tpl è quello di un raggruppamento verticole, tradotto: Atm sarà il mandatario, ovvero il socio forte. Terza rassicurazione scandita ai rappresentanti dei lavoratori: Milano Next non porterà con sé alcuna ricaduta occupazionale negativa per il personale di Atm. Dato non secondario, durante l’incontro è emerso che la nuova società, almeno in un primo momento, limiterebbe il proprio campo di azione a Milano, Monza e relative province perché a Lodi e Pavia sussistono contratti che non andranno in scadenza in tempo utile per la gara.

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