A bordo dell’"ambulanza" dei tram di Milano: ecco la squadra Atm che cura i Carrelli

Otto i tecnici che risolvono i guasti dei mezzi pubblici su binari. Una decina gli inteventi "volanti" ogni giorno

Milano - A Milano si aggira una "clinica" mobile dei tram. A bordo si alternano otto tecnici del pronto intervento. Sono veri e propri maghi della meccanica e dell’elettronica e hanno il compito di risolvere in modalità rapida e "volante" guasti ed anomalie che possono colpire i 392 mezzi tranviari che effettuano il trasporto pubblico nella metropoli. La squadra si sposta su tutta la rete ogni giorno, operando su turni dalle 5 del mattino alla una di notte per coprire le esigenze di esercizio. Si muove utilizzando quattro furgoni bianchi che sono anonimi all’apparenza e solo guardandoli all’esterno. All’interno invece custodiscono un "tesoro" di officina mobile. Con chiavi, attrezzi – il più curioso è il "booster", un carica-batteria che "rifocilla" di energia i tram in una decina di minuti - e poi una miriade di ricambi di Sirio, Jumbotram e mitici "Ventotto".

"Il servizio tecnicamente si chiama assistenza di linea. È un’attività tecnica di manutenzione meno nota rispetto a quella che si esegue normalmente in deposito ma è indispensabile per mantenere alta l’efficienza del trasporto pubblico. Le anomalie più frequenti sono di tipo elettromeccanico per il modello “Carrelli” mentre per i tram di ultima generazione sono di natura elettrica/elettronica. Ogni anno l’assistenza di linea effettua circa 3.500 interventi, una decina in media al giorno" precisa l’ingegnere Andrea Vanelli, responsabile Atm della manutenzione operativa dei tram e del deposito Messina. Il servizio però non interviene in caso di deragliamento, ad esempio dopo un grave incidente: in questo caso scendono in campo le "forze speciali" del carro soccorso, due camion con a bordo da 3 a 5 tecnici e attrezzature (martinetti, crick, carrello di trasporto) in grado di sollevare il veicolo tranviario e rimetterlo sui binari. È il deposito Messina, vicino al Monumentale, la base di partenza per tutti i mezzi dell’assistenza di linea.

Assistiamo in diretta alla chiamata dalla Sala operativa per effettuare un intervento su un tram storico della linea 19. Il "Carrelli" ci aspetta in piazza VI Febbraio. "C’è un problema al controller per la trazione elettrica" spiega Roberto Selmi, addetto dell’assistenza linea tram da oltre 10 anni. È in Atm dal 1988, ed è considerato fra i più esperti nella sua professione. Arriviamo al capolinea, dove in genere si spostano i tram in attesa di un intervento. Il conducente riferisce che il controller – che per intenderci è la manovella che funziona da acceleratore – è un po’ duro. "Il problema non è grave e può essere risolto “al volo” senza bisogno che il mezzo sia trainato o rientri in deposito. Basta pulire i contatti con la limatura, poi procedere alla regolazione e lubrificazione" la diagnosi sicura di Selmi. L’operazione dura un quarto d’ora, la manovella torna a muoversi in modo fluido e il "19" riprende la sua corsa.

Ci spostiamo poi alla Sala operativa dell’esercizio di superficie di via Monte Rosa. Si divide in un nucleo centrale dove operano il capo sala e il coordinatore di movimento e 25 postazioni multifunzione che si spartiscono la gestione delle linee. In caso di anomalie l’addetto che ha ricevuto una chiamata del conducente apre una "notizia" che arriva all’operatore dello speciale "banco guasti".

Da qui si indirizzano gli interventi dei tecnici del pronto intervento. Si indica la posizione da raggiungere e gli operatori dell’assistenza ricevono tutte le informazioni sul tablet montato sul loro furgone. "Nella Sala operativa lavorano una sessantina di persone" precisa Francesco Modesti, responsabile del Controllo esercizio di superficie. Dalla "control room" di Atm si supervisionano e controllano 25mila corse di bus, filobus e tram. La sala è operativa 24 ore su 24 e non dorme mai.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro