BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Tour nel tempio del rugby: "Una struttura futuristica"

Il ministro Abodi in visita all’impianto in costruzione da un anno a Cernusco. Progetto senza barriere architettoniche e a elevata efficienza energetica.

Tour nel tempio del rugby: "Una struttura futuristica"

Tour nel tempio del rugby: "Una struttura futuristica"

Tour del ministro dello Sport al nuovo tempio del rugby italiano in costruzione da un anno a Cernusco con i fondi del Pnrr, 3,35 milioni, più un altro milione e mezzo messo dal Comune. "Struttura futuristica", ha detto Andrea Abodi (nella foto) al sindaco Ermanno Zacchetti complimentandosi per l’opera "all’avanguardia, Nzeb, quasi a zero emissioni" che ha sbaragliato la concorrenza imponendosi su una rosa di 70 proposte in arrivo da tutto il Paese. Alla fine è stata la città della Martesana ad assicurarsi il placet della Federazione Italiana Rugby e il nuovo campo della palla ovale prende forma in via Buonarroti. Due le caratteristiche che lo contraddistinguono: zero barriere architettoniche e l’elevata efficienza energetica; una regola che varrà per l’intero polo, il disegno prevede anche spogliatoi, magazzino, palestra, club-house e tribuna.

Ci saranno il rettangolo in sintetico per gare ufficiali e un altro per gli allenamenti e le partite dei più piccoli. Un’eredità dell’anno di Cernusco da Città Europea dello Sport e un riconoscimento alla proposta della società di casa che conta ben 400 tesserati in arrivo da tutta l’area e che nelle sue fila trovano un punto di riferimento sia per l’avvio al gioco che dal punto di vista dell’inclusione.

Fra le idee di lunga gittata anche la nascita di un doposcuola a bordo campo. La promozione della disciplina è il primo obiettivo, "ma c’è anche la volontà di inaugurare un altro luogo aperto a tutti e in particolare a sinergie con realtà no-profit", ha raccontato il primo cittadino durante l’incontro. Dal Naviglio continuerà anche la scalata nazionale di questo sport nel gradimento degli italiani: "È raro che un’Amministrazione si assuma un impegno di questa portata - sottolinea Marzio Innocenti, presidente della Federazione anche lui nella delegazione in visita -. Abbiamo scelto il Naviglio perché era l’idea migliore corredata da un impegno economico importante". Il sogno? "Vincere il Sei Nazioni". Abodi è stato anche agli impianti Enjoy e allo stadio Gaetano Scirea, ristrutturato tre anni fa, costo 2 milioni. Un colpo d’occhio impressionante sulle tribune, un rettilineo capace di ospitare 1.950 spettatori, "fra i più grandi della Lombardia".

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