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Torre Galfa, la rinascita con hotel e affitti brevi

Il più antico grattacielo di Milano è rimasto inutilizzato per 16 anni Halldis gestirà 63 appartamenti con un investimento di 300 milioni di euro

Torre Galfa

Milano, 7 febbraio 2020 -  È il più antico grattacielo costruito nel capoluogo lombardo, 31 piani, a pochi passi dalla stazione Centrale, dal Pirellone e da piazza Gae Aulenti. Torre Galfa ora rinasce con il progetto “Halldis Galfa”. Halldis, operatore milanese degli affitti brevi, che gestisce 2.000 proprietà in 25 località italiane ed europee per conto di proprietari privati e istituzionali, gestirà infatti 63 appartamenti esclusivi nell’immobile. Alloggi dislocati sui 13 piani più alti – dal 13° al 25° - per circa 6.000 metri quadrati: 43 bilocali, 15 trilocali e cinque quadrilocali. Quattro alloggi sono approntati per accogliere disabili.

Il costo medio del soggiorno per unità, che possono ospitare da quattro a dieci persone, va da 150 a 950 euro. Proprietario dello stabile è Unipol, che ha investito complessivamente 300 milioni di euro nell’operazione e affidato il progetto di riqualificazione allo studio internazionale Bg&k Associati di Maurice Kanah e Paola Bucciarelli. Approda così a Milano il modello molto diffuso negli Stati Uniti che declina la formula “mixed use”, affitti brevi più hotel e servizi. Nel grattacielo, infatti, oltre agli appartamenti di Halldis, trova spazio Meliá Hotels, un fitness center, parcheggio interno, sale eventi e ristorante panoramico. Torre Galfa (dall’unione delle iniziali di via Galvani e via Fara, dove sorge) fu progettata nel 1956 dall’architetto Melchiorre Bega e inaugurata nel 1959, sei mesi prima del Pirellone.

Costruita in cemento armato e in facciate continue di alluminio e vetro ha una eleganza che risiede "nella sua bellezza semplice – scrisse Giò Ponti - in grado di comunicare verità". Inizialmente la proprietà era della società petrolifera Saram, quindi della Banca Popolare di Milano. Nel 2006 fu ceduta a Fondiaria Sai e da questa nel 2012 a Unipol. Dopo 16 anni di non utilizzo (intervallati dall’occupazione nel 2012 da parte degli attivisti del centro per le arti Macao), nel 2016 hanno preso il via i lavori di riqualificazione. "Si tratta – spiega Alberto Melgrati, managing director di Halldis – di una proposta importante per Milano. Gli affitti brevi dimostrano di essere lo strumento per la riqualificazione e il recupero di parti della città. Torre Galfa rappresenta anche un modello misto appartamenti e hotel. È la conferma di quanto sosteniamo da tempo: gli affitti brevi sono un’ estensione del settore ricettivo, non sono in contrapposizione all’hotelerie, ma complementari. Nel capoluogo, dove gestiamo 400 proprietà, siamo già presenti al Bosco Verticale e in Solaria, e presto otterremo la conduzione di palazzi prestigiosi in centro e a Brera, così come fatto a Genova, Roma, Trieste, Venezia e in altre città".