Fu uccisa dalle Bestie di Satana, oggi la sua tomba viene profanata

Corsico, la madre si sfoga: "Ogni volta che porto i fiori a Chiara li rubano. Perchè tanto accanimento?"

Chiara Marino, assassinata a 19 anni

Chiara Marino, assassinata a 19 anni

Corsico (Milano), 8 maggio 2020 - «Non smettono di rubare i fiori dalla tomba di mia figlia. É la quarta volta negli ultimi mesi, da dicembre a oggi, che quella tomba viene profanata. Ma perché?". La voce di Paqualina Antonini, Lina per tanti, è sospesa fra dolore e rabbia. É la madre di Chiara Marino, uccisa dalla Bestie di Satana insieme con Fabio Tollis. "La prima volta è stato a dicembre. Sono spariti i fiori e qualche piccolo addobbo messo per Natale. Poi a gennaio. Li hanno portati via ancora. Ho portato dei fiori per il compleanno di Chiara, il 4 febbraio. Spariti. Ho portato altri fiori l’8 marzo per la Festa della Donna: quando, l’altro giorno, il cimitero di Corsico è stato riaperto, ho visto che non c’erano più. Non posso capire perché si accaniscano tanto. Posso pensare a tante persone, o a una sola. Abbiamo fatto il funerale di Chiara a luglio del 2004. I furti dei fiori e dei vasi sono iniziati subito e sono andati avanti fino a dicembre e ancora l’anno dopo, mentre era in corso il processo. Sono tornata ad allora, al dolore che provavo ogni volta. A queste persone vorrei dire una cosa. Siete figli: avete o avete avuto dei genitori, provate a pensare al loro dolore. Se anche voi siete padri, siete madri, cosa provereste al mio posto? Se avete qualcosa contro di me, perché non mi affrontate invece di prendervela con un’anima innocente?".

É il 17 gennaio 1998. Chiara Marino, 19 anni, impiegata di Corsico e Fabio Tollis, studente di 19 anni di Cologno Monzese, spariscono dopo una serata trascorsa dal pub Midnight di via Altaguardia a Milano, zona Porta Romana. Maggio 2004: Andrea Volpe, una volta vestiti i panni del pentito, svela segreti e orrori delle Bestie di Satana, pseudo setta annidata nella brughiera del Varesotto. Il 28 maggio i resti di Fabio e Chiara vengono disseppelliti da una fossa scavata in un bosco di castagni fra Somma Lombardo e Arsago Seprio, nei pressi del santuario della Madonna della Ghianda. Dopo essere stati massacrati, sono stati sotterrati insieme con un paio di guanti di lattice, una lama di badile, mozziconi di sigaretta. Accanto alla buca il fodero di un pugnale e un piccone.  

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