RE. MI.
Cronaca

Tiziano Ferro in campo con un video per Ora basta!

Sabato associazioni e movimenti in piazza Scala a sostegno del pdl Zan contro la violenza nei confronti della comunità Lgbt e femminicidi

L’impegno di Tiziano Ferro

Milano, 5 ottobre 2020 - Mentre in questo mese riprende in Parlamento la discussione sul progetto di legge Zan contro "l’omolesbobitransfobia e la misoginia" a Milano prende ulteriormente corpo la manifestazione a sostegno “Ora basta! Violenza e discriminazione non sono un’opinione“ organizzata per sabato alle 15 in piazza Scala dai Sentinelli di Milano insieme con altre associazioni (19 fra associazioni e movimenti). A sostegno dell’iniziativa anche un big come il cantante Tiziano Ferro che in un video, citando l’articolo 3 della Costituzione italiana, ha chiesto, adesso, una legge contro l’odio in Italia. "Ogni volta che un uomo o e una donna muoiono da innocenti muore la possibilità di fare qualcosa di buono per tutti perchè ricordiamolo, una legge contro l’odio non toglie libertà a nessuno. Perchè insultare, minacciare, licenziare, picchiare, aggredire verbalmente a causa della diversità non può essere libertà di espressione", dichiara nel video Tiziano Ferro. Segue una testimonianza video di Iacopo Melio, il fondatore della onlus “Volevo prendere il treno” eletto consigliere regionale dem in Toscana e di Jonathan Bazzi (finalista premio Strega 2020 con Febbre) che ha annunciato la sua presenza in piazza.

Secondo gli ultimi dati nel 2019 in Italia ci sono stati 134 casi di aggressione a persone lgbtqia, una ogni due giorni, e 94 femminicidi: uno ogni tre giorni. A quando le prossime vittime? I promotori ricordano che "da oltre 25 anni i movimenti LGBTQI+ chiedono una legge contro discriminazioni e violenze per orientamento sessuale e identità di genere ma il Parlamento ha sempre fatto melina". Confermate le partecipazioni dell’onorevole Alessandro Zan (Pd), relatore alla Camera della proposta di legge contro l’omolesbobitransfobia, della senatrice Alessandra Maiorino (M5s), e di Pierfrancesco Majorino.