Tessera sanitaria a punti, Bertolaso tira dritto: “Presto un progetto concreto”. Premi a chi fa screening: come funzionerà

Per l’assessore lombardo al Welfare l’idea “non è stata compresa”. Majorino (Pd): è un diversivo, intanto la nostra sanità arretra pesantemente nelle classifiche

Una tessera sanitaria

Una tessera sanitaria

Milano – Il progetto era stato anticipato nelle scorse settimane, suscitando non poche reazioni (e perplessità). Ora Guido Bertolaso tira dritto sulla “tessera sanitaria a punti” sui corretti stili di vita. Un’idea che “non è stata compresa” ma che – secondo l’assessore al Welfare – potrebbe rivelarsi uno strumento strategico per la sanità lombarda. Ma di cosa si tratta? "L'idea che dobbiamo portare avanti e studiare è quella di una tessera sanitaria che se conduci uno stile di vita corretto e salutare ti fa guadagnare dei punti che poi ti permettono di ricevere degli incentivi che possono essere diverse modalità di premialità" aveva spiegato. 

Il progetto

Ieri si è tenuto svolto un vertice, per dare corpo al progetto. "Abbiamo fatto anche ieri pomeriggio una riunione con gli esperti della Bocconi e del Politecnico di Milano – ha spiegato l’ex numero uno della Protezione Civile -. Non stiamo parlando di giocattoli o di situazioni poco competenti. Prima dell'estate saremo in grado di avere un progetto molto più concreto e preciso”. Il progetto sarà poi condiviso “con tutte le istituzioni” ha spiegato a margine della conferenza stampa di 'Stai Sano’, il progetto dell'Università Statale di Milano per la cultura del benessere a cui ha partecipato, tra gli altri, anche il rettore Elio Franzini.

La risposta alle critiche

“Chi vuole fare la polemica quotidiana lo faccia, ne ha diritto, siamo in democrazia  ha replicato alle critiche Bertolaso, sottolineando che – chi ha la responsabilità del governo deve avere anche il coraggio di adottare iniziative che al momento non possono essere comprese, perché poi verranno comprese da tutti” e la capacità “di non essere miope e di saper guardare oltre la punta delle proprie scarpe”.

Screening e premi

Il concetto della premialità legato all’idea di tessera sanitaria a punti “è semplice”. “Se porti avanti uno stile di vita il più corretto e salutare possibile, puoi guadagnare punti che ti permettono di ottenere un riconoscimento. Oggi purtroppo alcuni screening che proponiamo non riscuotono il successo che meriterebbero – aveva sottolineato nelle scorse settimane Bertolaso -. Per incentivare comportamenti virtuosi che, fra l'altro, ci consentirebbero anche di abbattere i costi della sanità, si potrebbe ricorrere a una premialità. Penso, ad esempio, ad ingressi nei nostri centri termali di altissima qualità dove effettuare cure o alla possibilità di offrire skipass gratuiti sui nostri comprensori montani che, proprio fra 2 anni, ospiteranno le Olimpiadi"

La prevenzione

Perché la prevenzione "è un problema che riguarda tutta la società del nostro Paese - ha concluso -. Dobbiamo garantire una consapevolezza: solo attraverso una prevenzione seria si riesce ad avere una possibilità di vita non solo più lunga possibile, ma anche più sana possibile. Che senso ha vivere fino a 100 anni, ma trascorrere gli ultimi 30 anni in un letto d'ospedale, in una struttura per anziani o su una sedia a rotelle? Non ha senso. Il nostro impegno deve essere quello di garantire la vita più lunga possibile, ma anche più sana”. 

Majorino: solo un diversivo

Critico il capogruppo Pd n Regione Pierfrancesco Majorino: “La tessera a punti rischia di essere un po' un pasticcio e un po' un diversivo, mentre la sanità lombarda sta arretrando pesantemente nelle classifiche. Oggi, secondo i dati del report Welfare Italia Index 2023 siamo addirittura ottavi per efficacia del sistema di welfare e secondi per spesa privata destinata alla cura della salute. Questo è il frutto dell'ossessiva campagna di favore verso la sanità privata messa in campo dalla destra, a cui piace dire ai lombardi: volete farvi curare? Pagate. Bertolaso dovrebbe prendere atto del fatto che le sue idee, anche in qualche caso condivisibili, restano irrimediabilmente al palo”. 

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