Terrorismo, condannata a 3 anni e 4 mesi la "Leonessa dell'Isis"

Milano, la sentenza del processo a Bleona Tafallari, la 20enne arrestata nel novembre scorso con l'accusa di essere una reclutatrice jihadista

L'arresto di Bleona Tafallari

L'arresto di Bleona Tafallari

Milano - È stata condannata a 3 anni e 4 mesi Bleona Tafallari, la 20enne nata in Kosovo ma domiciliata a Milano, ribattezzata la "Leonessa dell'Isis" arrestata lo scorso 17 novembre nel capoluogo lombardo per terrorismo internazionale. Lo ha deciso, al termine del processo in rito abbreviato, il gup milanese Livio Cristofano che ha riqualificato l'accusa originaria - associazione con finalità di terrorismo - in istigazione a commettere reato. La procura di Milano aveva chiesto una condanna a 5 anni di reclusione.

Per la Procura la giovane donna, oggi presente in aula, avrebbe abbracciato il radicalismo di matrice jihadista e fatto attività di arruolamento e proselitismo, anche tra minorenni, senza nascondere l'ambizione di andare a combattere nelle zone di guerra contro il "nemico occidentale". Secondo l'accusa sarebbe stata una devota sostenitrice da almeno tre anni dell'Isis e avrebbe fatto parte, assieme al marito (che stava in Germania e sarebbe imparentato con l'attentatore di Vienna Kujtim Fejzul), di una sua costola, ossia il gruppo chiamato i 'Leoni dei Balcani".

I suoi difensori, Giuseppina Bartolotta e Giuseppe De Carlo, avevano invece chiesto l'assoluzione in quanto "non c'è neanche la prova che appartenesse all'organizzazione - ha spiegato l'avvocato Bartolotta - Non hanno trovato i contatti con gli aderenti, se non con il marito ritenuto" dalla magistratura italiana "un terrorista che però in Germania è libero.

 

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