MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

"Lavoro agile", a casa come in ufficio: il Comune punta a coinvolgere 11mila dipendenti

Presentata la settimana del lavoro agile, dal 22 al 26 maggio. Il tempo risparmiato? Dedicato a famiglia e benessere personale

L’assessore al Lavoro Cristina Tajani e Marco Barbieri, segretario di Confcommercio

Milano, 27 aprile 2017 - Non c'è trucco non c’è inganno. Si può lavorare da casa, dalla palestra, dal parco, da una postazione di coworking ed essere pagati come se si fosse in ufficio. Si chiama «lavoro agile» e il Comune ci crede molto. Dopo i tre anni consecutivi di singole giornate del lavoro agile, infatti, ieri mattina l’assessore alle Politiche del lavoro Cristina Tajani ha presentato la prima settimana del lavoro agile. Appuntamento dal 22 al 26 maggio. L’anno scorso hanno aderito a questa iniziativa che punta a conciliare impegno lavorativo e qualità della vita 8.500 dipendenti di aziende disponibili al lavoro agile. Quest’anno l’obiettivo di Palazzo Marino è di arrivare almeno a quota 11 mila. Non c’è trucco, non c’è inganno. Lo sottolinea anche la Tajani: «La legislazione ha chiarito che il lavoro agile è una modalità di svolgimento del lavoro, non si tratta di un nuovo tipo di contratto».

Il documento che lancia la settimana del lavoro agile milanese è stato sottoscritto ieri mattina a Palazzo Marino da Cgil, Cisl, Uil, Assolombarda, Abi, Unione Artigiani, Città metropolitana, Api, Anci Lombardia, Camera di Commercio di Milano, Apa Confartigianato, Valore D, Federdistribuzione, Confcommercio Milano, Sda Bocconi. Ma il Comune aspetta nuovi partner. Tre le modalità con le quali si potrà aderire all’iniziativa: «Sperimenta il lavoro agile» offre la possibilità al dipendente di provare per un massimo di cinque giorni un lavoro al di fuori della sede abituale con una flessibilità oraria o attraverso una postazione di coworking; «Adotta un’impresa» consente ad aziende che hanno già avviato lo smart working di offrire la propria competenza ad aziende interessate a sperimentare questa nuova modalità lavorativa; «Organizza un evento» in sede o presso uno spazio comunale, sul tema per diffondere e ampliare la conoscenza del lavoro agile a tutti gli interessati.

Il luogo preferito per provare l’esperienza del lavoro agile per l’87% del campione è stato il lavoro da casa, il 9% ha scelto altre sedi distaccate dell’azienda rispetto all’abituale, solo 1% ha optato per una postazione in un coworking. Tempo risparmiato per gli spostamenti casa-lavoro da chi ha praticato il lavoro agile: 234.937 minuti, pari a circa 163 giorni e 4 ore. L’incremento del tempo risparmiato nel 2016 è risultato pari al 32% rispetto al 2015 e al 52% rispetto al 2014: tempo impiegato nel 43% dei casi per prendersi cura della famiglia, dedicarsi alla cura della casa e attività domestiche 20%, al lavoro 15%, al riposo 10%, alle proprie passioni e hobby il 6% e il 5% ad altro. Dal punto di vista ambientale il lavoro agile, in un solo giorno, ha evitato 58.438 chilometri percorsi con mezzi privati a motore e un risparmio di 5.080 litri di carburante.