La Scala riapre con la Nona di Beethoven, Chailly: "Segnale per lenire il dolore"

Il concerto, dedicato ai sanitari, segna la riapertura dopo il lockdown

Riccardo Chailly

Riccardo Chailly

Milano, 12 settembre 2020 - Applausi lunghi e quasi 'liberatori' per la Nona di Beethoven eseguita dall'orchestra e dal coro scaligero, sotto la bacchetta del maestro Riccardo Chailly che questa sera ha ufficialmente segnato la riapertura del Teatro alla Scala dopo oltre sei mesi di lockdown, con un concerto dedicato a medici e infermieri.

Nella sala, tutta esaurita con oltre 670 persone, tante sono quelle permesse dalle regole anti contagio (oltre 2 mila in tempi 'normali') c'era anche l'ex premier Mario Monti con la moglie. E nel palco Reale, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l'assessore regionale al welfare Giulio Gallera e il prefetto Renato Saccone.

Chailly ha accolto il pubblico con un "ben ritrovati". La scelta del programma, la Nona, non poteva essere piu' adatta. L'energia di quella sinfonia con l'Inno alla Gioia, si è diffusa in ogni palco. D'altra parte, non a caso, è considerata un capolavoro e simbolo di unità e fratellanza. Al ruolo della musica ha fatto cenno anche il direttore Chailly prima dell'inizio del concerto. "Mi auguro - ha detto il maestro - che la gioia, la profondità di questo testo di Schiller, di questa grande partitura, possa essere almeno un segnale per poter lenire il grande dolore che tutti noi abbiamo vissuto in questi mesi".

Di "fiducia" per guardare avanti, "al futuro", con questa riapertura, aveva parlato anche il sovrintendente scaligero Dominique Meyer. "Questo è un ritorno alla graduale normalità" ha commentato il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Per l'occasione sul palco, completamente ricostruito per ospitare l'organico al gran completo, c'era un quartetto di solisti di nota fama: Krassimira Stoyanova, Ekaterina Gubanova, Michael Konig e Tomasz Konieczny con il Coro diretto da Bruno Casoni.

Fonte Agi

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