
Il teatro sarà consegnato solo a fine lavori (Newpress)
Milano, 26 maggio 2017 – Il 1° gennaio 2018 cade il 15° anniversario della morte di Giorgio Gaber, ma l’intitolazione del Teatro Lirico al cantautore milanese dovrà aspettare qualche altro mese. Il motivo? Semplice, i lavori di restauro del teatro di via Larga chiuso dal 1999 si sarebbero dovuti concludere entro fine settembre ma la fine del cantiere è slittata a fine gennaio, un ritardo di oltre quattro mesi dovuto a lavori aggiuntivi da fare in teatro per l’amianto e l’«orone» ritrovati. «Non riusciremo ad aprire il teatro a gennaio – sottolinea l’assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno –. Entro la fine di gennaio consegneremo il cantiere al gestore (Stage Entertainment, ndr). Poi ci vorrà il tempo per le finiture e per il collaudo».
Quale, dunque, la nuova scadenza per l’intitolazione del Lirico a Gaber? Del Corno non si sbilancia. Sembra probabile, a questo punto, che il Comune, proprietario del teatro, approvi l’atto di intitolazione quando si saprà la data di inaugurazione del Lirico restaurato. Tempistica a parte, l’assessore aggiunge: «La volontà di dare il nome del teatro di via Larga all’artista milanese non è in discussione. Anzi, è una volontà molto chiara, precisa e condivisa. L’iter per l’intitolazione, però, non si è ancora completato, anche perché stiamo valutando l’atto amministrativo più opportuno per confermare l’intitolazione anche da un punto di vista burocratico». Sì, perché Del Corno fa notare che «quella del Lirico non è una classica intitolazione di carattere toponomastico (una strada, una piazza, un giardino, ndr), è l’intitolazione di un edificio. Come tale c’è molta più libertà rispetto alle indicazioni normative, ma dobbiamo capire come questa intitolazione possa tenere dentro la storia del Lirico. È solo una questione burocratica che stiamo risolvendo».
Tornando ai lavori in corso per la ristrutturazione del Lirico, il ritardo, come detto, è di oltre quattro mesi (per la precisione di 143 giorni) e comporterà un costo aggiuntivo per il Comune di 689 mila euro (il costo complessivo del restauro sale così da 8,2 a 8,9 milioni di euro). Il motivo dei ritardi? La rimozione di ulteriori lastre di amianto ritrovate quando i lavori erano già partiti e il ritrovamento, sotto 12 strati di vernice, di un «orone», una copertura di oro falso, in altre parole di ottone, che decorava 300 metri quadrati della cupola, del golfo mistico e della prima galleria del Lirico. Un orone che il Comune ha deciso di far restaurare. Da qui lo slittamento della conclusione del cantiere. E dell’intitolazione del teatro a Giorgio Gaber.